India: fede e speranza in carcere, la testimonianza di padre Arun Ferreira
Cinque anni in prigione solo perché impegnato a favore degli emarginati e delle vittime
di violenza. È la storia, raccontata da AsiaNews, di Arun Ferreira raccontata in occasione
della giornata che la Chiesa indiana dedica alla pastorale delle carceri. Padre Errol
Fernandes, studioso e professore universitario, la definisce “una storia di speranza
che ci ricorda la sfida quotidiana del Cristo crocifisso e risorto”. Arun Ferreira,
39 anni, fin da giovane ha mostrato grande impegno e partecipazione sociale, aiutando
anche i musulmani in difficoltà vittime degli estremisti indù. È stato arrestato nel
2007, con generiche accuse di adesione al movimento Naxalita perché, negli ultimi
anni il governo indiano ha improntato una politica della sicurezza che non vede di
buon occhio l’attivismo sociale. Ma nonostante violenze e abusi, finalmente nel 2012
viene scarcerato su cauzione. A sostenerlo in questi difficili anni è stato l’aiuto
spirituale dei suoi genitori durante le visite. Padre Fernandes sottolinea come Arun
non abbia mai perso la voglia di combattere per la giustizia e la verità. La sua vicenda,
sottolinea ancora il sacerdote, “ci invita ad andare oltre il dolore del momento,
le ingiustizie e gli errori” ed è testimonianza di come “si possa sopportare qualsiasi
sfida o difficoltà grazie alla fede”. (L.P.)