2012-08-05 14:11:36

Siria: assedio ad Aleppo, Assad rafforza il controllo di Damasco


Ancora combattimenti in Siria, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, annuncia che sarà ad Istanbul la prossima settimana per discutere della crisi. Dopo le notizie secondo cui la battaglia di Damasco avrebbe preso di mira anche il palazzo presidenziale, le forze fedeli ad Assad hanno rafforzato le posizioni nella capitale. Ancora incerta invece la situazione sul fronte di Aleppo, dove i combattimenti si concentrano nel quartiere di Salaheddine. La città continua ad essere pesantemente bombardata dall’esercito governativo. Davide Maggiore ha raccolto la testimonianza del giornalista, Cristiano Tinazzi, raggiunto telefonicamente a pochi chilometri da Aleppo:RealAudioMP3

R. - Ieri - a 15-20 chilometri da Aleppo - siamo andati in un villaggio, dove gli elicotteri - qui dicono dei Mig - hanno bombardato “a casaccio”. C’è stato un morto e quattro feriti in due distinti bombardamenti. Hanno colpito una casa e un negozio… C’era gente che urlava non contro l’esercito di Assad, ma contro i miliziani dell’esercito di liberazione siriano, perché li accusano di essere entrati in questo villaggio che è sempre stato neutrale tra le due parti e di aver quindi causato la reazione dell’esercito governativo. La situazione varia da zona a zona ed è una situazione che, comunque, vede morire per la maggior parte sempre i civili, gente che non c’entra niente e che finisce in mezzo al fuoco tra i due fronti. Adesso ad Aleppo la situazione è in una sorta di stallo, in attesa che l’esercito governativo faccia un nuovo attacco: ormai pare sia questione di qualche giorno o qualche ora. Il numero dei carri armati che ha mandato l’esercito è altissimo: ci sono circa 500 carri armati posizionati all’interno della città e circa 7 mila soldati. L’attacco di terra dovrebbe quindi essere imminente. Comunque di notte continuano a bombardare e almeno 2-3 colpi di artiglieria al minuto cadono sulla città e si sentono passare continuamente elicotteri d’attacco dell’esercito governativo.

D. - Per quanto riguarda i ribelli, invece, cosa accade?
R. - Lì sono tutti pronti. Il problema è che i ragazzi - perché la maggior parte sono tutti giovani - dell’esercito di liberazione siriano hanno armi leggere e quindi se l’esercito dovesse attaccare in grande stile sarebbe un massacro, perché alla fine la maggior parte dei morti sono civili!

D. - E, appunto, si parla anche dell’impiego di aerei e di elicotteri da combattimento...

R. - Quelli che hanno colpito ieri il villaggio a pochi chilometri da Aleppo erano - a quanto dicono gli abitanti - due Mig, che hanno lanciato missili su abitazioni. Fino a ieri sera si sentivano i rotori, le pale degli elicotteri. L’esercito governativo sta usando qualsiasi mezzo per frenare l’avanzata dei ribelli, per contrattaccare e cercare di “buttarli fuori” dalla seconda città più importante della Siria.

D. - La situazione sul campo qual è? Chi ha il controllo della città in questo momento?

R. - Da quello che ho capito siamo, più o meno, in una situazione di stallo e di parità. L’esercito di liberazione siriano controlla diversi quartieri popolari, arrivando fin quasi alla cittadella di Aleppo, la parte più antica, mentre l’esercito siriano è schierato in diversi punti. Ci sono diversi fronti di battaglia: non ce n’è solo uno all’interno della città. Da quello che ho potuto notare nelle campagne che circondano Aleppo, la zona è totalmente sotto controllo delle forze ribelli e in queste zone non c’è assolutamente alcuna presenza dell’esercito: tutti i check-point e i posti di Polizia sono stati conquistati e saccheggiati e ci sono centinaia, centinaia di ragazzi miliziani che hanno imbracciato le armi e che - a turno - si recano ad Aleppo per dare una mano e per sostituire i combattenti stremati dalla battaglia.

D. - Quali sono le condizioni dei civili, invece?

R. - Circa 200-300 mila persone sono scappate da Aleppo. La gente è disperata, perché mancano l’acqua e i beni di prima necessità, soprattutto la benzina perché adesso è arrivata a circa due dollari al litro. E' una situazione che varia da villaggio a villaggio e chiaramente tutti stanno aspettando di vedere cosa succederà nei prossimi giorni ad Aleppo.







All the contents on this site are copyrighted ©.