I vescovi di Haiti denunciano l'aumento della violenza nel Paese
Nel suo ultimo rapporto, la Commissione episcopale nazionale Giustizia e Pace di Haiti
(Jilap) denuncia la situazione di violenza sempre più crescente del Paese. Nella zona
metropolitana di Port-au-Prince nel solo periodo che va da aprile a giugno si contano
307 morti violente, di cui 212 omicidi commessi con armi da fuoco. Come riporta l’agenzia
Misna, è altrettanto grave la situazione se si considera il periodo tra gennaio e
aprile, nel quale si contano altre 293 vittime. La Jilap ha documentato anche un aumento
di casi di "giustizia popolare": sono stati commessi già 42 linciaggi dall’inizio
del 2012 nell’ambito di un contesto generale in cui predomina l’impunità. La Commissione
rileva la persistente inefficacia delle inchieste giudiziarie e la mancanza di indipendenza
dei giudici, dichiarando: “La creazione di un clima di sicurezza nel Paese passa prima
di tutto dalla giustizia e dalla verità nei tribunali; occorre rendere più efficiente
la direzione centrale del potere giudiziario e più professionali le unità della polizia
nazionale negli interventi tesi a garantire l’ordine sociale”. (L.P.)