2012-08-03 14:21:42

Giornate di studio a Roma sulle missioni salesiane nei Paesi musulmani


Missionari salesiani nei Paesi con una maggioranza musulmana, sfide e opportunità: se ne sta parlando in questi giorni al Salesianum, a Roma. Tracey McClure ha intervistato uno dei partecipanti don Václav Klement, consigliere per le missioni salesiane:RealAudioMP3

R. - Negli ultimi cinque anni ho visitato un’ottantina di Paesi e un buon numero di questi hanno una maggioranza musulmana: siamo pochi e le comunica cattolica e cristiana sono molto piccole. Nelle nostre istituzioni siamo impegnati e presenti 24 ore al giorno e in alcune siamo anche in contatto con i giovani musulmani. Io penso che questo sia un grande dono - soprattutto per il salesiano - anzitutto per far crescere la nostra fede e poi per poter contribuire veramente all’apertura al dialogo dei giovani, sia cristiani che musulmani, perché non si può vivere senza dialogo.

D. - Una delle sfide più grandi è quella dell’educazione, dell’istruzione: i salesiani, nel mondo, hanno parecchie scuole e università. In quel contesto, quali sono le sfide?

R. - Sono tante, ma la prima penso che sia di riuscire a capirsi l’uno l’altro. Quando parliamo di educazione, per noi vuol dire anzitutto educare alla coscienza: questo non è certo facile, perché le stesse parole hanno un significato diverso per un musulmano e per un cristiano. Sicuramente, però, educare la coscienza è la chiave del discorso. E' necessaria la presenza di qualcuno che stia fra i giovani usando tre elementi: la ragione, l'amicizia e la fede, che è poi una fede diversa. Questi tre elementi noi li chiamiamo “sistema preventivo”, ci aiutano a educare anche in ambienti musulmani. Certo, la qualità è da migliorare.







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