2012-08-03 13:21:44

Argentina, il sacrificio del vescovo 'scomodo' riconosciuto dopo 36 anni


Luis Badilla Morales, Radio Vaticana
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Non fu un incidente ma un vero e proprio agguato quello in cui morì il vescovo argentino Angelelli nel '76, e tra i mandanti c'era l'ex-dittatore Videla. Una conferma di come la Chiesa latino-americana viva da sempre il suo impegno per la promozione umana. E la dimostrazione che in Argentina, all'epoca della repressione militare, c'era una Chiesa che sapeva alzarsi in piedi e difendere la giustizia.
A trentasei anni dal suo omicidio, che all'epoca fu considerato un banale "incidente stradale", la Chiesa argentina ricorda con una Santa Messa mons. Enrique Angelelli, vescovo de La Rioja, ucciso nel 1976, nell'ambito del piano di eliminazione delle "persone scomode" voluto dal dittatore Jorge Videla. Dopo molti decenni, grazie alla tenacia di alcuni giudici, è ormai certo che il suo nome vada aggiunto al triste elenco di decine e decine di sacerdoti, religiose e laici che, negli ultimi cinquant'anni, in America Latina, sono rimasti vittima della repressione militare, della delinquenza organizzata o dei guerriglieri paramilitari. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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