2012-08-02 13:52:49

Taiwan: la Chiesa ha celebrato la "giornata degli aborigeni"


Ieri la Chiesa cattolica di Taiwan ha celebrato l'annuale "giornata degli aborigeni", gli abitanti originari dell'isola. In una lettera dei vescovi, pubblicata questa settimana, si spinge tutti all'attenzione verso coloro che storicamente furono i primi abitanti dell'isola di Formosa. Le popolazioni indigene, suddivise in decine di tribù, hanno avuto in passato vita difficile, subendo tentativi di colonizzazione e di assimilazione. Secondo dati del 2009, a Taiwan esistono oggi circa 500mila aborigeni, che vivono in maggioranza sulle montagne dell'isola. Difficoltà linguistiche, di scolarità e disoccupazione causano spesso una forte emarginazione. La lettera pubblicata dai vescovi taiwanesi offre indicazioni proprio sulla loro situazione. In particolare si sottolineano tre punti fondamentali. Anzitutto "consolidare la trasmissione della cultura tradizionale aborigena" alle attuali e alle future generazioni. Questo può avvenire preservando la lingua propria delle diverse tribù in modo che i bambini fin da piccoli possano apprenderla e parlarla in famiglia e nei villaggi. In secondo luogo si chiese particolare attenzione al matrimonio e alla famiglia, collegata al cammino di fede e alle scelte di vita. E infine, insieme alla vocazione matrimoniale, è sottolineato nel terzo punto l'orizzonte della collaborazione tra le parrocchie e le diocesi a cui gli aborigeni appartengono. In questo contesto si incoraggiano le vocazioni religiose e al sacerdozio come chiamata da parte di Gesù a collaborare alla sua missione. Chi vive a contatto con gli indigeni di Taiwan, non può non essere coinvolto dalla voglia di vivere e dalla gioia che bambini, giovani e adulti aborigeni dimostrano nei loro canti e nelle danze collettive trasmesse dalle generazioni più anziane. Secondo molti cattolici "questa gioia e questa passione per la vita sono un grande segno del sorriso di Dio sul mondo". (R.P.)







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