di S.E. Mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino Il Paradiso
è vivere con Dio. Francesco lo aveva capito e, guardando alle disillusioni e alle
fatiche degli uomini, chiese a Dio di concedere loro il perdono, quella grazia profonda
cheprende tutto l'essere umano. Ai cristiani che non sentono lo slancio al
perdono per quanti nella Chiesa hanno dato prova di comportamenti non troppo trasparenti
dico che mi compenetro nelle loro fatiche ma rivolgo anche l'appello a considerare
che la Chiesa è fatta soprattutto da un popolo di Dio che quotidianamente vive con
i pastori la gioia della fede. Il 2 agosto si celebra la Solennità del Perdono
d'Assisi, in memoria dell'episodio accaduto nel 1216 per cui Francesco, dopo aver
vinto la tentazione rotolandosi nudo nel roseto e confidando nel Signore, ricevette
in dono il Perdono della Porziuncola, la chiesetta di campagna che Francesco riparò
in obbedienza alle parole del Crocifisso di san Damiano, dove comprese più a fondo
la propria vocazione e dove, intorno al 'poverello' nacque la prima fraternità. Da
allora tutti i pellegrini alla Porziuncola possono ottenere l'indulgenza per i peccati.
Numerosissimi i fedeli che sono giunti nella cittadella umbra per le diverse celebrazioni
previste e per l'arrivo della XXXII Marcia Francescana. (a cura di Antonella Palermo)