Egitto: violenti scontri tra cristiani e musulmani. Circa 100 famiglie copte in fuga
Violenti scontri a Dashur, (Giza), a sud del Cairo, tra la comunità copta e quella
musulmana: molti edifici in fiamme, sedici feriti, tra cui dieci agenti della polizia,
e il tentativo di incendiare la chiesa locale. Circa cento famiglie cristiane sono
fuggite dal villaggio per paura di nuovi attacchi. Sembra che gli scontri siano iniziati
a seguito di una lite tra un ragazzo cristiano ed uno musulmano il 27 luglio scorso,
culminata con l’uccisione di un ragazzo musulmano che si trovava a passare. Mercoledì,
un gruppo di musulmani di ritorno dal funerale del ragazzo ha dato alle fiamme diverse
abitazioni e negozi cristiani e tentato di incendiare la chiesa, protetta da alcune
famiglie islamiche che hanno fatto un cordone umano intorno all’edificio e cercato
di riportare la calma. Il parroco della zona racconta che la polizia è intervenuta
solamente dopo un’ora, quando ormai gli edifici erano bruciati e le famiglie cristiane
già in fuga. Scontri fra famiglie cristiane e musulmane sono molto frequenti in Egitto,
in particolare in questo periodo di transizione politica post-Mubarak, che ha aumentato
l’instabilità e di conseguenza le occasioni di violenza che scoppia spesso per futili
motivi. Il caso di Dashur è però il primo grave episodio di violenza fra cristiani
e musulmani dopo l'elezione a presidente di Mohammed Morsi. (L.P.)