Benedetto XVI invita i giovani a testimoniare il Vangelo fino ai confini della
terra
“Perché i giovani, chiamati alla sequela di Cristo, si rendano disponibili a proclamare
e testimoniare il Vangelo sino agli estremi confini della terra”: è l’intenzione di
preghiera missionaria del Papa per il mese di agosto. Un’esortazione che richiama
fortemente il tema della Gmg di Rio del prossimo anno, “Andate e fate discepoli tutti
i popoli”. Su questa intenzione di preghiera, Alessandro Gisotti ha intervistato
Lisa Moni Bidin, responsabile nazionale di Azione Cattolica per i giovani:
R. - Il Papa
ci invita ad avere un’esperienza di fede, ci fa entrare nelle radici della fede, che
poi ti permettono un’esperienza di un incontro col Signore: poi non puoi che riaprirti
alla missionarietà, al desiderio che anche altri giovani - in questo caso, ma non
solo - possano poi incontrarLo e fare l’esperienza che hai fatto anche tu personalmente.
D.
- Il Papa chiede di testimoniare il Vangelo sino agli estremi confini della terra:
in realtà questa testimonianza inizia da vicino, con il proprio prossimo, sotto casa
magari…
R. - Sì, certo, a partire dai nostri coetanei, da chi incontriamo fino
agli estremi confini della terra, appunto… E’ proprio dentro anche a questa capacità
di vedere sempre l’altro come il prossimo, come il vicino, come colui da poter incontrare
e a cui aprire il cuore, credo sia - da un parte - un esercizio, ma poi - dall’altra
- anche un invito a ciascuno di noi.
D. - All’Angelus di domenica scorsa,
il Papa ha già dato - in qualche modo - appuntamento alla Gmg di Rio, che proprio
fra un anno si terrà in Brasile. Il Papa ha detto che si tratta di una preziosa occasione
per tanti giovani di sperimentare la gioia e la bellezza di appartenere alla Chiesa
e di vivere la fede. Ecco, questo elemento della gioia e della bellezza è proprio
il tema dominante di tutte le Gmg…
R. - Certo. Il fatto di vedere una “distesa”
di giovani che si radunano insieme per un unico scopo, che è quello di incontrare
Gesù e testimoniare la propria fede, credo che sia un segno bello e di speranza per
la nostra Chiesa, ma anche per la nostra società. Siamo pronti! Anche noi come giovani
di Azione Cattolica siamo pronti ad arrivare a Rio, affinché l’incontro non rimanga
un incontro fine a se stesso, ma possa poi entrare nella quotidianità delle vite dei
nostri giovani. Siamo pronti ed entusiasmi per raggiungere Rio.
D. - Il tema
della Giornata mondiale della gioventù di Rio è “Andate e fate discepoli tutti i popoli”:
riprendendo anche l’intenzione di preghiera di agosto, è una Gmg missionaria?
R.
- Sì, sì. Direi missionaria a tutti gli effetti. Credo che la volontà sia proprio
quella di aiutarci ad imparare anche ad essere coraggiosi nel condividere con gli
altri ciò che portiamo dentro. I giovani che si radunano e che ancora dicono che vogliono
e che desiderano credere e testimoniarlo agli altri, ma anche poter invitare altri
giovani a partecipare a Rio.