Argentina: la Chiesa a sostegno degli indigeni di Patagonia minacciati da un progetto
minerario
La Commissione di Pastorale sociale ed indigena della diocesi di Comodoro Rivadavia,
in Patagonia nel sud dell’Argentina, ha espresso la propria preoccupazione per un
progetto minerario recentemente presentato dall'autorità provinciale. La lettera sottolinea
che: "Come membri della Chiesa di Chubut, insieme ad altri attori sociali da anni
condividiamo la stessa profonda preoccupazione per la politica estrattiva nella nostra
provincia. La nostra voce è unita ed integrata con altre voci che avvertono la stessa
preoccupazione e hanno lo stesso desiderio di uno sviluppo che deve essere umano,
integrale, solidale e sostenibile per la gente della nostra provincia. E dal nostro
punto di vista, cristiano e civico, affrontiamo questa sfida che trascende il carattere
esclusivamente religioso, per cercare di affrontarla in modo integrale. Nessun aspetto
può essere lasciato fuori, perché riguarda tutte le dimensioni dell'essere umano".
Nella dichiarazione - riferisce l'agenzia Fides - si ricordano i diritti delle comunità,
sottolineando che questi progetti "alterano il loro habitat e mettono a rischio le
loro risorse principali, vale a dire, l’allevamento di animali". Poco dopo il documento
insiste nel fatto "che non si può concepire l'idea di progresso e sviluppo con l'esaurimento
delle risorse umane e naturali, questo minaccia la vita delle future generazioni".
Il documento conclude affermando che "la provincia potrebbe offrire una proposta alternativa
di sviluppo integrale e solidale, fondato su un'etica che consideri la responsabilità
verso l'ecologia naturale e umana". (R.P.)