Nord Corea: il tifone Khanun causa centinaia di morti, migliaia di feriti e senzatetto
Le piogge torrenziali causate dal tifone estivo Khanun, che si è recentemente abbattuto
sulla Corea del Nord, hanno causato finora centinaia di morti, e feriti, oltre ad
aver lasciato senza casa migliaia di persone. Secondo i dati diffusi dall’agenzia
statale della Corea del Nord (Kcna) oltre 5 mila abitazioni sono andate distrutte,
12 mila sono rimaste sommerse dall’acqua e circa 63 mila persone sono senza tetto.
Il maggior numero di vittime - riferisce l'agenzia Fides - è stato registrato nelle
contee di Sinyang e Songchon, nella provincia centrale di Pyongan del Sud, vicina
alla capitale Pyongyang duramente colpita dal tifone. Il temporale, aggravato dai
precari sistemi di drenaggio e di controllo delle acque, ha inondato o demolito circa
300 edifici pubblici, compresi 10 centri sanitari e scuole, 60 fabbriche. Almeno 25
mila ettari di terreno e oltre 5 mila ettari di campi coltivati sono stati sommersi
e 91.890 metri quadrati di strade sono diventate impraticabili. Gli effetti delle
piogge torrenziali estive che colpiscono il Paese sono aggravati anche dalla deforestazione,
che facilita le frane. La situazione alimentare è particolarmente grave per i 24 milioni
di abitanti che dipendono dall’aiuto esterno. Per Francis Markus, portavoce della
Croce Rossa per l'Asia orientale, la criticità maggiore - riporta l'agenzia AsiaNews
- riguarda l'acqua potabile: "È un problema serissimo. Il sistema idrico è saltato
e se non si interviene subito tutti i danni relativi all'acqua si abbatteranno sul
Paese". Il riferimento è a malattie, coltivazioni distrutte e danni agli abitanti.
Gli organismi internazionali si sono appellati alla generosità delle nazioni occidentali,
ma il problema è che la Corea del Nord - con le sue continue provocazioni militari
- si è inimicata Stati Uniti e Corea del Sud. I due, maggiori donatori degli ultimi
anni, hanno bloccato l'invio di aiuti umanitari come punizione per il programma atomico
e i vari interventi bellici scatenati da Pyongyang. (R.P.)