Gli “Antonov” sudanesi (aerei da trasporto convertiti in bombardieri) hanno sganciato
37 bombe su villaggi e civili nello Stato del Nilo Blu. Lo riferisce il Sudan Catholic
Radio Network che cita Arnu Ngattulu Lodi, portavoce dell’Splm-North (Movimento di
Liberazione del Popolo Sudanese-Nord), il gruppo di guerriglia che si batte nello
Stato, appartenente al Sudan e confinante con il Sud Sudan. Secondo il portavoce le
bombe hanno colpito il villaggio di Ora-Balila, uccidendo tre civili e ferendone altri
11. Ngattulu ha aggiunto che il nuovo bombardamento è volto a soffocare la possibilità
di raggiungere un accordo sulla situazione umanitaria nello Stato del Nilo Blu e delle
Montagne Nuba, nei colloqui indiretti di Addis Abeba in Etiopia. Nella capitale etiopica
- riferisce l'agenzia Fides - si tengono i colloqui sotto l’egida della mediazione
dell’Unione Africana, per risolvere i contenziosi territoriali e legati alla spartizione
dei proventi del petrolio tra Sudan e Sud Sudan. I due Stati si accusano a vicenda
di appoggiare gruppi armati di opposizione che operano nei rispettivi territori, tra
i quali c’è l’Splm-North. Khartoum accusa infatti Juba di fornire assistenza a questo
movimento che del resto si richiama anche nel nome, all’attuale partito al potere
nel Sud Sudan (Splm). Tra territori contesi tra i due Stati vi sono anche le Montagne
Nuba, che fanno parte dello Stato sudanese del Nilo Blu. Le tensioni tra i due Paesi
sono sfociate in incidenti di frontiera e nel bombardamento da parte dell’aviazione
di Khartoum di alcune aree del Sud Sudan. L’ultimo attacco risale al 20 luglio quando
aerei sudanesi hanno colpito un villaggio nello Stato sud sudanese di Bahr-El-Ghazal-Nord.
(R.P.)