Venerdì 3 agosto
2012 - Benedetto XVI ai partecipanti all'Assemblea della Pontificia Accademia
per la Vita: "Illustri scienziati e voi tutti membri dell’Accademia impegnati a
promuovere la vita e la dignità della persona umana, tenete sempre presente anche
il fondamentale ruolo culturale che svolgete nella società e l’influenza che avete
nel formare l’opinione pubblica. Il mio predecessore, il beato Giovanni Paolo II ricordava
che gli scienziati, “proprio perché sanno di più, sono chiamati a servire di più”
La gente ha fiducia in voi che servite la vita, ha fiducia nel vostro impegno a sostegno
di chi ha bisogno di conforto e di speranza. Non cedete mai alla tentazione di trattare
il bene delle persone riducendolo ad un mero problema tecnico! L’indifferenza della
coscienza nei confronti del vero e del bene rappresenta una pericolosa minaccia per
un autentico progresso scientifico." Un'occasione, le parole del papa, per
ripensare alla fruttosa parabola professionale di Renato Dulbecco, Nobel per
la medicina 1975, morto una settimana fa, pioniere delle ricerche sulal genetica del
cancro e degli studi sul DNA, attraverso la testimonianza di una ricercatrice che
ha lavorato con lui presso il CNR di Milano Segrate, Ileana Zucchi. Intervista
di Alessandra Petitta