2012-07-30 19:56:00

Rapporto Usa sulla libertà religiosa: discriminazioni contro le minoranze esacerbate in Medio Oriente


Nel 2011, i passaggi di potere in Medio Oriente hanno esacerbato le discriminazioni contro le minoranze religiose, mentre altrove aumentavano gli episodi di violenza commessi da gruppi estremisti. Non nota quindi miglioramenti l’ultimo rapporto sulla libertà religiosa pubblicato ieri dal dipartimento di Stato americano. Il servizio di Elena Molinari: RealAudioMP3

In Nord’Africa, in particolar modo in Egitto e Libia, gli scontri che hanno fatto seguito alla caduta dei regimi lo scorso anno hanno portato a un’esplosione di violenza nei confronti dei cristiani e a un esodo di copti nel caso dell’Egitto. Stando al documento annuale del governo Usa, i cristiani continuano ad abbandonare in massa anche l’Iraq, dove i non musulmani vivono nel timore di persecuzioni. Anche in Nigeria gli attacchi di gruppi estremisti hanno seminato morte e terrore fra i cristiani senza che il governo intraprendesse azioni per punire i responsabili. Mentre l’Indonesia ha fatto ampio uso delle leggi contro la blasfemia per incarcerare cristiani. In altre parti del mondo, come a Burma e in Russia, sono invece i musulmani nel mirino di leggi che limitano la liberta’ religiosa delle minoranze. Il documento del governo Usa ricorda inoltre i Paesi dove l’assenza di liberta’ di religione e’ cronica, come Cina, Corea del Nord, Iran, Arabia saudita ed Eritrea. A questi si affiancano nuovi nemici della religione, come il Venezuela, che lo scorso ha lanciato una campagna antisemitica. In Europa, il rapporto identifica l’Ukraina e l’Ungaria come maglie nere della liberta’ religiosa per la scarsa persecuzione di episodi apertamente antisemiti.









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