2012-07-28 15:29:06

Angola. Dedicato alla riconciliazione delle famiglie il pellegrinaggio al Santuario di Muxima


“La riconciliazione delle famiglie”: sarà questo il tema sul quale rifletteranno i fedeli dell’Angola che tra il 3 ed il 5 agosto compiranno il tradizionale pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora di Muxima, nel sud del Paese. Un evento molto atteso che, anche grazie alle migliorie effettuate sulle strade di accesso, quest’anno fa prevedere almeno un milione di partecipanti. A presiedere la Messa inaugurale del pellegrinaggio sarà il vicario generale della diocesi di Luanda, padre Andoni Kiepa, mentre il nunzio apostolico in Angola, mons. Novatus Rogambua, guiderà la Veglia notturna ed il vescovo della diocesi suffraganea di Cabinda, mons. Filomeno Vieria Dias, presiederà la Messa conclusiva, domenica 5 agosto. Durante le celebrazioni, le intenzioni di preghiera saranno incentrate sull’Anno della fede – che avrà inizio l’11 ottobre ed è stato indetto da Benedetto XVI per commemorare il 50.mo anniversario del Concilio Vaticano II – e sulla nuova evangelizzazione, alla quale è dedicato il prossimo Sinodo generale dei vescovi. Messe speciali saranno poi riservati ai malati, mentre il programma degli eventi prevede anche la Via Crucis. Programmato, di solito, nella prima settimana di settembre, quest’anno il pellegrinaggio è stato anticipato a causa delle elezioni presidenziali e legislative, che si terranno in Angola il 31 agosto. Il Santuario di Muxima si trova sulle rive del fiume Kwanza, a circa 120 km dalla capitale, Luanda. Costruito dai portoghesi tra il 1594 e il 1602, è il Santuario più caro alla pietà popolare angolana, tanto che i fedeli lo chiamano “casa di Mamã Muxima” e si rivolgono alla Vergine con l’affettuoso nome di “Mamã do coração", “mamma del cuore”. Lo stesso Benedetto XVI, ricevendo i vescovi di Angola e São Tomé in visita ad limina nell’ottobre 2011, concluse il suo discorso dicendo: “Vi affido alla protezione della Vergine Maria, tanto amata nelle vostre nazioni soprattutto nel santuario di Mamã Muxima”. (I.P.)







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