2012-07-27 08:59:58

Onu: ultime ore per i negoziati sul Trattato sul commercio delle armi


Sono almeno cinque i principali punti della bozza del Trattato sul commercio delle armi convenzionali (Att, Arms Trade Treaty) che non convincono la società civile internazionale. Nel testo presentato alle Organizzazioni non governative e frutto dei lavori della Conferenza in corso a New York non si fa in particolare riferimento al controllo di munizioni, parti e componenti, una delle questioni su cui avevano fatto opposizione gli Stati Uniti. Secondo un documento diffuso da Control Arms, rete di cui fanno parte diverse grandi Ong, il testo “consente agli Stati di evadere i controlli sulle armi attraverso i programmi di assistenza militare o le donazioni”. Gli altri tre punti che suscitano dubbi, perplessità e opposizioni - riferisce l'agenzia Misna - sono la mancanza di riferimenti alle regole che dovrebbero impedire i trasferimenti di armi verso quei Paesi che non rispettano gli standard internazionali sui diritti umani; la possibilità, per gli Stati, di “interpretare” norme e obblighi secondo propri criteri e non secondo standard universalmente riconosciuti; la possibilità di rispettare contratti in essere, sebbene nel frattempo siano cambiati i riferimenti che avevano consentito in precedenza i trasferimenti. Gli emendamenti al testo dovrebbero essere presentati e valutati nelle ultime ore che restano prima della conclusione dei lavori prevista oggi. Nelle quattro settimane della conferenza è risultato chiaro come molti Paesi, in particolare tutti i principali produttori di armi ma anche i maggiori acquirenti, abbiano tentato di difendere i rispettivi interessi rallentando i negoziati e ostacolando la stessa partecipazione della società civile. I lavori della Conferenza dell’Onu per il Trattato sul commercio di armamenti sono cominciati il 2 luglio. Fino a domani i rappresentanti di 193 Stati negozieranno quello che è considerato dalla società civile internazionale un atto fondamentale per controllare il commercio di armi con regole chiare e condivise. Notevoli sono state le pressioni perché il Trattato comprenda anche le armi leggere e le munizioni che hanno spesso alimentato i conflitti degli ultimi decenni in Africa e in altre regioni del Sud del mondo. (R.P.)







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