Cuba, l'eredità difficile del dissidente cattolico Payà
Luis Badilla Morales, Radio Vaticana Payà
era stato inizialmente scettico sulla recente visita del Papa a Cuba, ma aveva poi
cambiato idea e si era detto convinto che il viaggio avrebbe portato buoni frutti
per il suo Paese. Diversamente dalle abitudini degli altri dissidenti cubani, nel
corso della sua attività politica, oltre a fondare il cosiddetto 'Movimento cristiano
di liberazione', fu capace di elaborare proposte e progetti legislativi che si sono
dimostrati poi lungimiranti, come l'introduzione della 'proprietà privata' nella media
e piccola impresa. A prescindere dal dibattito sulle sue reali cause, la morte di
Payà è una grave perdita per il mondo politico cubano che aveva ancora bisogno della
sua intelligenza e vivacità intellettuale. Ma la sua, essendo quella di un intellettuale
isolato e scomodo, è un'eredità difficile da raccogliere. Il dissidente
cattolico cubano Oswaldo Payá, vincitore del premio Sakharov per i diritti umani,
che ha trascorso la sua vita a sfidare il regime comunista dell'isola, è morto in
un incidente stradale a Cuba.