2012-07-25 08:28:25

Si teme un bagno di sangue in Tagikistan dopo gli scontri tra militari e indipendentisti


Si infiamma anche il confine tra Afghanistan e Tagikistan, dove ieri un'operazione speciale delle forze militari e di sicurezza tagiche contro alcuni militanti indipendentisti si è conclusa con la morte di 12 agenti e 30 ribelli. Secondo altre fonti, però, i morti sarebbero oltre 200. Sentiamo Giuseppe D’Amato: RealAudioMP3

Quella che doveva essere una semplice operazione di polizia si è trasformata ora in una vera e propria campagna militare. Sul Pamir si combatte. Ufficialmente sono una decina i morti, ma fonti generalmente ben informate parlano di un bagno di sangue con centinaia di caduti. Davanti all'ambasciata del Tagikistan a Mosca si è anche tenuta una manifestazione di protesta. Tutto è incominciato con l'uccisione del generale dei servizi speciali Abdullo Nazarov nella regione autonoma del Gornyj Badakhshan. Pronta la reazione delle autorità centrali, accusate di pulizia etnica. In Tagikistan, dopo il crollo dell'Urss, si è combattuta una lunga e sanguinosa guerra civile, conclusasi nel 1997. L'ex repubblica sovietica, confinante con l'Afghanistan, è soggetta ad infiltrazioni estremiste ed è un transito della droga. Gli osservatori più accreditati sospendono il giudizio sugli avvenimenti in corso. Il dubbio è se Dushanbe fronteggi ora semplici gruppi criminali o l'opposizione armata.







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