Vodafone Angel-Stop Stalking: un servizio per tutelare le donne a rischio di violenza
Vodafone Angel - Stop Stalking. E’ il nome dell’ innovativo servizio di assistenza
e soccorso telefonico a tutela delle donne ad alto rischio violenza, presentato oggi
a Roma dalla fondazione Marisa Bellisario e da Vodafone Italia. “Una buona notizia”,
commenta il Ministro del Welfare Elsa Fornero nel suo intervento. Il progetto, sperimentato
per un anno col supporto della Questura e di organizzazioni no profit del settore,
come la Fondazione Pangea e Differenza Donna, ha come obiettivo la tutela di almeno
2000 soggetti in tutta Italia entro il prossimo anno. Il servizio di Gabriella
Ceraso:
Un cellulare
apparentemente comune eppure con un semplice tasto 24 su 24 una donna in pericolo
chiama un’operatrice del centro antiviolenza che rileva la chiamata, identifica attraverso
il terminale la vittima di cui già conosce la storia e, se possibile, fornisce supporto
psicologico e assistenza, oppure va in ascolto ambientale, visualizza la posizione
geografica grazie al GPS e, in caso di imminente pericolo passa la segnalazione alla
Questura. Questa tecnologia innovativa, è attiva già da un anno a Roma e ha sede in
un centro specializzato di Differenza donna coordinato dalla ong Pangea. 33 donne
ne sono state dotate in base al rischio della loro storia, 22 lo hanno usato, 7con
l’intervento del 113. E già importanti sono i risultati. Simona Lanzoni di
Pangea:
Attraverso questo strumento si riesce, in un certo senso,
a recuperare un minimo di senso di fiducia e qualità di vita e soprattutto aiuta a
non arrivare alla fine. Solo fino ad oggi, nel 2012, sono 76 le donne uccise da ex
partner.
Dare sicurezza, velocizzare l’intervento con la precisione del
geo localizzatore, ma anche aiutare la donna in fase processuale sono altri pregi
di questo telefono:
Tutto quello che viene registrato da questo cellulare,
diventa anche prova di processo, perché uno dei veri problemi dello stalking è capire
quale prova fornire.
Sulle vittime di stalking non esistono rilevazioni
istituzionali: una grave mancanza, dice il ministro Elsa Fornero nel suo intervento.
Per contrastare la violenza sulle donne occorre fare educazione al rispetto della
dignità umana sin dall’infanzia. Fondamentale è stato fare dello stalking un reato,
ma anche questa legge può non bastare. Il ministro:
Le norme per essere
veramente efficaci, devono diventare parte della coscienza civile.