2012-07-24 12:40:47

L'Aquila, nella zona rossa riapre la "Chiesa degli universitari"


Don Luigi Epicoco, parroco della 'chiesa universitaria' di San Giuseppe Artigiano a L’Aquila
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"La riapertura della 'chiesa degli universitari' è stata per noi, qui a L'Aquila, una boccata d'aria. Significa poterci riappropriare di una fetta del Centro storico, della zona rossa. Agli occhi di un estraneo può sembrare una cattedrale nel deserto, ma per noi è il primo passo per riprenderci quello che il terremoto ci ha strappato tre anni fa. Il centro storico non era infatti solo un luogo importante dal punto di vista commerciale, era il luogo della nostra identità. Senza è molto difficile ritrovare la forza per reagire".
"Ripartire dalla parrocchia degli universitari significa ripartire dai giovani che rappresentano la forza vitale per la ricostruzione e il ripensamento di un territorio che soffre per i ritardi, gli intoppi burocratici, le lentezze. Per noi è un calcio d'inizio di positività. Qui la ricostruzione della zona rossa ancora non parte. Ci sono dei ritardi che non riusciamo a capire se dipendano dai mancati finanziamenti o da intoppi legislativi". Il popolo degli universitari è non solo il motore economico ma anche il motore di speranza per questo territorio che langue".
A poco più di tre anni dal terremoto del 6 aprile 2009, che l'aveva seriamente danneggiata, ha riaperto i battenti, nel centro storico de L'Aquila, San Giuseppe Artigiano, la 'chiesa degli universitari'. Dopo 18 mesi di lavori di restauro, compiuti da una fondazione privata, la parrocchia è stata 'inaugurata' domenica 21 luglio da una celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo metropolita Giuseppe Molinari. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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