Il Festival di Salisburgo all’insegna della spiritualità e del dialogo interreligioso
Si è aperto il 20 luglio il Festival di Salisburgo, tra le più importanti manifestazioni
al mondo di musica classica e opera lirica, che proseguirà per tutta l’estate e si
concluderà il 2 settembre. Per inaugurare l’evento – riferisce l’agenzia Zenit – il
direttore artistico Alexander Pereira ha voluto realizzare una tavola rotonda dedicata
al tema della religione e della cultura, perché, ha dichiarato, “un’apertura spirituale”
si adatta bene ad una città come Salisburgo e alle sue “splendide chiese”. Alla tavola
rotonda hanno partecipato il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna
e i Arthur Schneier, rabbino statunitense, presidente dell’Appeal of Conscience Foundation,
i quali hanno lanciato un comune appello a favore della libertà religiosa e del dialogo
tra le religioni. Il cardinale di Vienna ha ricordato la dichiarazione Nostra Aetate
del Concilio Vaticano II, dalla quale è nata una svolta epocale perché “il cristianesimo
ha bisogno di riflessione sulle radici ebraiche. Il porporato ha anche parlato del
rapporto tra cristianesimo e laicità, sottolineando che la fede cristiana in Europa
è indispensabile, anche se è “ampiamente emarginata” nel Vecchio Continente, che “anela
ad un cristianesimo autentico”. Il rabbino Schneier ha aggiunto che “i Festspiele
devono essere uno strumento di pace e di tolleranza” e che “Dio deve avere un posto
nella società” perché “quando la religione viene marginalizzata il popolo soffre”.
Per dare maggior risalto all’aspetto spirituale della manifestazione, il Festival
quest’anno prevede anche un ciclo di musica sacra, con 12 concerti diretti da grandi
Maestri fra cui Sir John Eliot Gardiner, Claudio Abbado e Zubin Mehta. Sarà possibile
ascoltare opere di Haydn, Händel, Bruckner, Shubert e Mozart, oltre che diversi momenti
dedicati alla musica ebraica, fra cui l’esecuzione dell’Avodath Hakodesh di Ernest
Bloch. Il Festival di Salisburgo, fondato nel 1920 con l’obiettivo di promuovere lo
scambio musicale e lo sviluppo dell’arte contemporanea, propone quest’anno 232 spettacoli,
tra cui la prima a Salisburgo della Bohème di Giacomo Puccini. (A.C.)