2012-07-23 08:12:32

Siria in fiamme: 1260 morti la scorsa settimana


Sempre gravissima la situazione in Siria. Nel fine settimana all’avanzata delle milizie ribelli ha fatto seguito la controffensiva dell’esercito lealista, che ha riconquistato importanti posizioni soprattutto nella capitale Damasco. Drammatico il bilancio delle vittime: 1260 morti nell’ultima settimana, 19 mila dall’inizio della guerra civile secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Nuova denuncia di atrocità da parte degli attivisti antiregime. Trovati corpi di giovani fra i 20 e i 30 anni uccisi a colpi di pistola. Il primo ministro del Qatar invita il dittatore ad andarsene "in cambio di un'uscita sicura"

Il servizio di Marina Calculli: RealAudioMP3

La controffensiva delle forze del regime non si ferma. I ribelli retrocedono, sarebbero adesso confinati nel quartiere di al-Maizan mentre i soldati di Assad hanno riconquistato la maggior parte della capitale a suon di bombardamenti. Anche ad Aleppo si combatte e forze della resistenza hanno preso ieri il controllo di un secondo valico alla frontiera con la Turchia, dopo quello già occupato giovedì. La violenza ha ormai raggiunto livelli incontrollabili. Solo nell’ultima settimana sarebbero circa 1.260 i morti secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, 19.000 dall’inizio della guerra civile. Sale intanto la tensione internazionale. Ankara ha rinforzato la difesa militare già schierata in posizione antisiriana al confine. Una batteria di missili terra aria e nuovi veicoli militari sono stati disposti. Israele si prepara invece all’eventualità di bombardare gli arsenali chimici di Assad. Per ora – dice Tel Aviv – il regime li controlla nel migliore dei modi. Ma la paura è che finiscano nelle mani di Al-Qaeda oppure di Hezbollah.

E in Siria si aggrava la situazione umanitaria, oggi al centro a Bruxelles della riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea. Prosegue infatti la fuga dei civili dal Paese, ieri 9 mila persone sono arrivate nel Kurdistan iracheno, oltre 2mila in Giordania. Nei giorni scorsi al confine con il Libano sono arrivate 30 mila profughi. Abbiamo intervistato Najla Chahda, la responsabile di Caritas Libano, raggiunta telefonicamente al confine con la Siria: RealAudioMP3








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