India: Pranab Mukherjee è il nuovo presidente. Le felicitazioni della Chiesa
Pranab Mukherjee è il nuovo presidente dell'India. Il candidato della United Progressive
Alliance (Upa, coalizione di governo) ha vinto le elezioni con il 69,31%, battendo
in modo netto P A Sangma, politico cristiano appoggiato dal Bharatiya Janata Party
(Bjp, partito ultranazionalista indù), che ha ottenuto solo il 30,69% delle preferenze.
Tra due giorni, Mukherjee salirà a Raisina Hill, l'area di New Delhi dove si trova
la residenza ufficiale, per prestare giuramento come 13mo presidente dell'India e
iniziare i suoi cinque anni di mandato. Le elezioni presidenziali - riferisce l'agenzia
AsiaNews - si basano sui voti di un collegio elettorale, composto da membri di parlamento
e assemblee dei diversi Stati. In numeri assoluti, Pranab Mukherjee ha portato a casa
713.937 voti su oltre 1 milione di voti validi, confermando i pronostici della vigilia.
La vittoria di Mukherjee porta una ventata di rinnovamento per il Congress, negli
ultimi mesi sempre più fiaccato da una serie di scandali legati al problema della
corruzione, oltre che dalle difficoltà sul fronte economico. Pur essendo una figura
per lo più formale, il presidente può avere un ruolo chiave in caso di crisi costituzionale:
uno scenario che potrebbe profilarsi con le elezioni generali del 2014, dove nessun
partito sembra poter vincere con una maggioranza assoluta. Nel caso del neo-eletto
presidente, il suo "peso" potrebbe essere ancora maggiore: ex ministro delle Finanze
dell'attuale governo, già ministro della Difesa (2004-2006) e degli Affari esteri
(2006-2009), Mukherjee è un politico esperto. Per il cardinale Oswald Gracias, presidente
della Conferenza episcopale indiana, l'elezione di Pranab Mukherjee a è l'occasione
per riaffermare "i valori di cultura della vita, di pace e armonia, di dialogo e di
integrità nella vita pubblica" propri del Paese. In una lettera di saluto al 13mo
presidente dell'India, ripresa dall'agenzia AsiaNews, il porporato illustra i punti
chiavi della missione della Chiesa cattolica nel Paese, e rinnova l'invito "a una
continua collaborazione tra Chiesa e governo nella costruzione della nazione". (R.P.)