El Salvador: i vescovi chiedono di ripristinare l'ordine costituzionale alterato
La Chiesa cattolica in El Salvador ha chiesto al Parlamento l'abrogazione delle elezioni
dei magistrati, come stabilito da una sentenza, per ripristinare “l'ordine costituzionale
alterato” e ha avvertito che l'insediamento “di fatto” dei giudici ha portato il Paese
ad avere due Corti supreme di giustizia e due presidenti della magistratura, creando
incertezza ed insicurezza legale nel Paese. La Conferenza episcopale di El Salvador
- riferisce l'agenzia Fides - sottolinea nella sua dichiarazione che l'Assemblea Legislativa
deve obbedire alle sentenze emesse dal Consiglio della Corte Costituzionale della
Giustizia, che il 5 giugno ha annullato le elezioni dei giudici svoltesi nel 2006
e il 24 aprile 2012, ordinando nuove elezioni. I vescovi hanno chiesto di scegliere
come giudici “persone che rispondano ai requisiti indicati dalla Costituzione della
Repubblica”. In riferimento all’insediamento forzato di queste persone, il comunicato
sottolinea che "la situazione non fa altro che intensificare il conflitto”, "il massimo
organo della giustizia è minacciato dal disordine al suo interno, a causa dell'insediamento
dei giudici la cui elezione è stata dichiarata incostituzionale". La Chiesa si era
già espressa al riguardo poco tempo fa. Il Presidente salvadoregno Mauricio Funes,
ha detto che chiamerà i sei partiti politici al dialogo, per cercare una soluzione
definitiva alla crisi. L'opposizione ha dichiarato alla stampa locale il suo accordo
con l'iniziativa di Funes. (R.P.)