2012-07-21 13:35:23

Il cardinale Sarr: gli africani prendano in mano il loro destino


Gli africani diventino protagonisti del loro destino: è questo l'obiettivo del Forum su «Fede, cultura e sviluppo» che si svolgerà il prossimo novembre in Tanzania, organizzato dal Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam), in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura e della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. La collega del programma francese della nostra emittente Hélène Destombes ha chiesto a l vicepresidente del Secam e arcivescovo di Dakar, cardinale Théodore-Adrien Sarr, cosa ci si aspetta da questo evento:RealAudioMP3

R. – Ce forum – “Foi, culture e développement” – permettrait que …
Con questo forum intitolato “Fede, cultura e sviluppo” - premesso che la fede cristiana è la ricchezza delle nostre culture - noi possiamo analizzare quali progetti suggerire ai governanti africani, in modo che possano operare in maniera veramente efficace per uno sviluppo pensato per gli africani, fondato sulle loro culture, e portato avanti dagli africani stessi.

D. – Alla presentazione di questo forum, lei ha insistito sulla necessità per l’Africa di prendere in mano il suo destino, di iniziare una sorta di rivoluzione

R. – Oui, déjà nous l’avons dit au dernier synode africain …
Sì, l’avevamo già detto in occasione dell’ultimo Sinodo africano. Nel messaggio conclusivo avevamo lanciato lo slogan “Africa, alzati e prendi in mano il tuo destino e cammina”. Ora vogliamo operare affinché questo avvenga realmente, in Africa, una rivoluzione che consenta agli africani di riflettere meglio sul proprio destino e di orientarlo. Quindi è realmente in continuità con quello slogan e abbiamo voluto coinvolgere tutti i Paesi dell’Africa per trovare motivazioni a uno sviluppo che sia uno sviluppo reale per i popoli dell’Africa.

D. – A 50 anni dall’indipendenza raggiunta da molti Paesi africani, pensa che il continente sia, in qualche modo, ancora prigioniero del suo passato?

R. – Exactement. Est toujours dépendant des autres...
Esattamente. Dipende ancora dagli altri. Dunque è una presa di coscienza che si deve ancora realizzare. Non voglio dire che non esista affatto; sempre più spesso si incontrano africani - e tra questi soprattutto le giovani generazioni - che sono coscienti del fatto che sta a loro condurre lo sviluppo dell’Africa, e non ad altri. È necessario, quindi, fare in modo che questa presa di coscienza si diffonda e soprattutto che produca quei cambiamenti necessari nella mentalità e nel comportamento che consentano agli africani di condurre il proprio sviluppo con buon senso.

D. – Come conciliare modernità e sviluppo con la tutela dei valori radicati nella società?

R. – Par exemple, dans le forum nous aurons des …
Ad esempio, nel corso del forum ci saranno conferenze che consentiranno di richiamare l’attenzione sulle culture africane oggi. Bisogna ricordare che nelle culture africane sono ancora presenti elementi della tradizione; in secondo luogo ci sono ancora valori ereditati dalla colonizzazione e infine ci sono anche elementi della modernità e della post-modernità. Di tutto questo è necessario prendere coscienza dei diversi valori che costituiscono oggi la cultura del continente e conviverci serenamente senza lasciarsi condizionare da influenze interne o esterne.

D. – Il continente africano deve ispirarsi agli esempi di espansione economica asiatici, come la Cina, per esempio?

R. – Bon, s’inspirer, ne pas copier. Mais ce que je personnellement …
Ispirarsi sì, ma non copiare. Quello che io personalmente penso è che, a partire dal Giappone e ora la Cina e l’India, quei popoli – più ancora che i popoli africani – si sono poggiati sulle loro culture originali senza rinnegarle. Fondandosi sulle loro culture sono entrati nella modernità: il caso del Giappone è sotto gli occhi di tutti. Vediamo però anche la Cina, la Corea e oggi l’India si muovono nella stessa direzione. Per gli africani questo significherebbe ispirarsi a questi modelli per dire: “Se sono capaci di farlo loro, possiamo essere capaci anche noi”. L’ambizione di questo forum sarebbe, quindi, quello di contribuire a far sì che gli africani comprendano la necessità di uno sviluppo pensato da loro, e ragionino su come attuare tale sviluppo.







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