2012-07-20 08:29:04

Giappone. La polizia presenta le scuse formali ai vescovi per l’irruzione in una chiesa cattolica


Le autorità di polizia giapponesi hanno presentato le loro scuse formali per l’irruzione senza mandato compiuta dalle forze dell’ordine in una chiesa cattolica di Kawasaki per arrestare un immigrato filippino. L’incidente, avvenuto il 27 maggio scorso, Domenica di Pentecoste, ha provocato le vive proteste della Conferenza episcopale che ai primi di luglio ha consegnato una lettera alla Commissione nazionale per la pubblica sicurezza (Npsc) per chiedere spiegazioni e come intenda comportarsi per tutelare la libertà religiosa nel Paese. La missiva, firmata dal presidente mons. Jun Ikenaga, arcivescovo di Osaka, chiede alle forze di sicurezza di astenersi da operazioni di polizia all’interno dei luoghi di culto. Alla lettera – riporta l’agenzia Ucan - ha risposto in questi giorni il capo della polizia giapponese Yasuhiro Shirakawa che ha informato mons. Ikenaga di avere diffuso una circolare in tutte le prefetture che definisce l’episodio “ingiustificabile” e presenta le scuse formali della prefettura di Kanagwa. La circolare ricorda inoltre che “l’accesso delle forze dell’ordine in un qualsiasi edificio pubblico deve essere compiuto nel rispetto della legge e in particolare della libertà religiosa”. Le direttive dell’Agenzia nazionale di polizia auspicano inoltre una migliore preparazione e formazione del personale di polizia affinché simili incidenti non si ripetano. Prima di mons. Ikenaga, anche mons. Masahiro Umemura, vescovo di Yokohama, nella cui diocesi rientra Kawasaki, aveva protestato contro l’arresto nella chiesa dell’immigrato filippino, definendolo “una violazione del diritto umano fondamentale della libertà religiosa”. (A cura di Lisa Zengarini)







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