2012-07-19 11:44:59

Shoa: giovani europei ad Auschwitz "per un mondo senza violenza"


“Noi, giovani europei dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia, dall’Italia, dall’Olanda, dalla Svezia e dall’Inghilterra siamo riuniti qui ad Auschwitz con la comunità di Sant’Egidio per ricordare l’orrore della Shoah. Oggi ci troviamo davanti al monumento in ricordo delle vittime dello sterminio nazista di milioni di uomini e donne, ebrei, zingari ed altri, membri di gruppi non desiderati. Vogliamo fermarci, riflettere, ricordare”. Lo si legge nell’appello dei 400 giovani europei che hanno partecipato dal 14 luglio a ieri a un pellegrinaggio a Cracovia con la Comunità di Sant’Egidio dal titolo “Per un mondo senza razzismo e violenza”. Il pellegrinaggio lunedì scorso ha previsto una tappa nei campi di Auschwitz e Birkenau, dove i giovani europei hanno lanciato l’appello. Rispetto alla Shoah, i partecipanti al pellegrinaggio hanno sostenuto: “Questo non è un evento remoto di un passato che non ci riguarda, che non ci sfiora. No, pensiamo invece che questa tragedia ci tocca profondamente, perchè tutto questo è successo in Europa”. Il timore è, dunque, che siccome “è accaduto”, “potrebbe accadere di nuovo. Ogni volta che nelle nostre città uno straniero subisce una violenza, ogni volta che qualcuno è disprezzato a causa della sua origine, della sua religione o perché è diverso, la via dell’odio e della violenza viene preparata nel cuore degli uomini”, evidenziano i giovani. Perciò, vogliono raccontare ai loro coetanei e alle generazioni future “quanto sia importante escludere ogni forma di razzismo, di discriminazione e di disprezzo verso le persone e la vita umana”. Ad Auschwitz, i giovani hanno ripercorso i passi dell' "ultimo viaggio” di tante persone “per onorare chi è stato vittima di violenza cieca ed a cui è stata tolta ogni dignità umana e la vita stessa. Siamo convinti - affermano - del valore assoluto della vita e della vittoria del perdono sulla vendetta. Noi vogliamo vincere il male con il bene. Per questo vogliamo impegnarci attivamente per un’Europa dove tutti possano vivere insieme: un mondo senza razzismo! Un mondo senza violenza!. Da Auschwitz - concludono i giovani europei - partiamo più uniti, con la determinazione di voler convincere i nostri coetanei con la forza dell’amore a diventare migliori ed a fare dei nostri Paesi un’Europa di pace”. (R.P.)







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