Shoa: giovani europei ad Auschwitz "per un mondo senza violenza"
“Noi, giovani europei dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Germania, dal Belgio, dalla
Francia, dall’Italia, dall’Olanda, dalla Svezia e dall’Inghilterra siamo riuniti qui
ad Auschwitz con la comunità di Sant’Egidio per ricordare l’orrore della Shoah. Oggi
ci troviamo davanti al monumento in ricordo delle vittime dello sterminio nazista
di milioni di uomini e donne, ebrei, zingari ed altri, membri di gruppi non desiderati.
Vogliamo fermarci, riflettere, ricordare”. Lo si legge nell’appello dei 400 giovani
europei che hanno partecipato dal 14 luglio a ieri a un pellegrinaggio a Cracovia
con la Comunità di Sant’Egidio dal titolo “Per un mondo senza razzismo e violenza”.
Il pellegrinaggio lunedì scorso ha previsto una tappa nei campi di Auschwitz e Birkenau,
dove i giovani europei hanno lanciato l’appello. Rispetto alla Shoah, i partecipanti
al pellegrinaggio hanno sostenuto: “Questo non è un evento remoto di un passato che
non ci riguarda, che non ci sfiora. No, pensiamo invece che questa tragedia ci tocca
profondamente, perchè tutto questo è successo in Europa”. Il timore è, dunque, che
siccome “è accaduto”, “potrebbe accadere di nuovo. Ogni volta che nelle nostre città
uno straniero subisce una violenza, ogni volta che qualcuno è disprezzato a causa
della sua origine, della sua religione o perché è diverso, la via dell’odio e della
violenza viene preparata nel cuore degli uomini”, evidenziano i giovani. Perciò, vogliono
raccontare ai loro coetanei e alle generazioni future “quanto sia importante escludere
ogni forma di razzismo, di discriminazione e di disprezzo verso le persone e la vita
umana”. Ad Auschwitz, i giovani hanno ripercorso i passi dell' "ultimo viaggio” di
tante persone “per onorare chi è stato vittima di violenza cieca ed a cui è stata
tolta ogni dignità umana e la vita stessa. Siamo convinti - affermano - del valore
assoluto della vita e della vittoria del perdono sulla vendetta. Noi vogliamo vincere
il male con il bene. Per questo vogliamo impegnarci attivamente per un’Europa dove
tutti possano vivere insieme: un mondo senza razzismo! Un mondo senza violenza!. Da
Auschwitz - concludono i giovani europei - partiamo più uniti, con la determinazione
di voler convincere i nostri coetanei con la forza dell’amore a diventare migliori
ed a fare dei nostri Paesi un’Europa di pace”. (R.P.)