Cambogia-Thailandia: truppe si ritirano dal tempio conteso di Preah Vihear
Cambogia e Thailandia ritirano le loro truppe dalla zona di confine contesa situata
vicino al tempio di Preah Vihear. L'evento avviene dopo decenni di scontri e combattimenti.
L'ultimo si è verificato lo scorso aprile ed è costato 18 morti. Con una cerimonia
alla quale hanno assistito le autorità militari dei due Paesi, circa 485 soldati cambogiani
e un numero imprecisato di militari thailandesi hanno caricato nello stesso momento
le armi su alcuni camion diretti nell'area demilitarizzata nei pressi dell'antico
tempio. Le truppe sono state sostituite da circa 600 poliziotti che hanno preso servizio
all'interno del tempio e nell'area vicina al confine. Nella parte controllata da Phnom
Penh - riferisce l'agenzia AsiaNews - circa 255 agenti si occuperanno della sicurezza
nel tempio e 100 pattuglieranno i terreni circostanti. Bangkok ha invece dispiegato
300 guardie di frontiera sui monti circostanti il tempio. La disputa sui confini
tra i due Paesi è in corso dal 1962, quando la Corte internazionale attribuisce alla
Cambogia il controllo delle rovine del tempio indù di Preah Vihear. La zona dove sorge
il tempio è considerata territorio cambogiano, ma è circondata da scoscesi dirupi
coperti di giungla che la Thailandia considera suoi. Inoltre per la morfologia del
territorio il sito è impossibile da raggiungere passando dalla Cambogia. Dopo anni
di trattative, la disputa si è riaccesa nel 2008, quando l'Unesco ha deciso di inserire
il tempio nel patrimonio mondiale dell'umanità, imponendo a Bangkok di consentirne
l'accesso attraverso i suoi confini. In questi anni sono avvenuti diversi scontri
tra i due eserciti dislocati nei pressi del sito. (R.P.)