Scozia: appello dei vescovi contro la legalizzazione delle unioni gay
Il governo di Edimburgo sottoponga la legalizzazione del matrimonio omosessuale ad
un referendum popolare: è quanto chiede il cardinale Keith O’Brien, presidente della
Conferenza episcopale scozzese. Benché la proposta di trasformare le unioni civili
in veri e propri matrimoni riguardi soltanto l’Inghilterra e il Galles, essa sarà
votata da tutti i parlamentari di Westminster, compresi quelli scozzesi. La richiesta
del cardinale O’ Brien parte da una considerazione: nel 2014, in Scozia si terrà un
referendum sull’indipendenza dal Regno Unito ed una consultazione popolare sull’argomento
ha ottenuto soltanto 26mila risposte. Sui matrimoni omosessuali, invece, il sondaggio
della popolazione ha contato più di 80mila riscontri, il che significa, rimarca il
presule, che “si tratta di un tema molto dibattuto, che può essere deciso solo dalla
volontà popolare, dato il visibile interesse che raccoglie tra i cittadini”. Di qui,
l’appello del presidente dei vescovi scozzesi affinché il governo locale indica un
referendum sull’argomento, fissandone la data prima di quello sull’indipendenza. Già
in precedenza, il cardinale O’Brien aveva ribadito che “un matrimonio tra omosessuali
sarebbe uno sconvolgimento radicale di un diritto umano universalmente accettato”.
Questa proposta, quindi, finirebbe per “ridefinire il matrimonio per l’intera società”,
con il rischio di “portare a unioni di tre persone anziché solo di due”. (I.P.)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no. 200