Russia: storica visita a Katyń del patriarca Kirill che ad agosto sarà in Polonia
Katyń è una fossa comune per i russi e polacchi, un luogo di dolore. Lo ha detto il
patriarca di Mosca e di tutta Russia, Kirill dopo la liturgia celebrata lo scorso
15 luglio nel luogo dove all’inizio del secondo conflitto mondiale, si consumò il
tragico eccidio. “Nulla unisce le persone, come i dolori”, ha dichiarato il patriarca,
aggiungendo che, da oggi, può iniziare una nuova era nelle relazioni tra le due nazioni.
Il capo della Chiesa Ortodossa Russa - riferisce l'agenzia Zenit - si è recato a Katyn,
come tappa del suo viaggio pastorale presso la diocesi di Smolensk. In questo luogo
ha consacrato la nuova chiesa ortodossa della Resurrezione di Cristo. Sopra uno degli
altari laterali della nuova chiesa sarà posta l'immagine di Nostra Signora di Czestochowa,
che il patriarca Kirill riceverà come un dono dell’episcopato polacco durante la sua
visita in Polonia, che si terrà nel mese di agosto. Davanti all'altare, alla luce
dei risultati del dialogo, saranno celebrate anche messe cattoliche. “È tempo di
riconoscere che questo luogo è un simbolo terribile della nostra tragedia comune e,
con questa consapevolezza, ci stringiamo le mani, come tra fratelli e sorelle che
sono passati attraverso il dolore e la tragedia di Katyn”, ha detto il patriarca.
“Credo che forse da qui inizia una nuova era nello sviluppo delle relazioni tra la
Russia e la Polonia, dalla coscienza di una tragedia comune e di un sacrificio condiviso”,
ha aggiunto. Il capo della Chiesa Ortodossa Russa sarà in visita in Polonia dal 16
al 19 agosto. È la prima volta nella storia del cristianesimo che un capo della Chiesa
Ortodossa Russa visita questo Paese. Il 17 agosto, a Varsavia, il patriarca di Mosca
e di tutta la Russia, Kirill, e il presidente della Conferenza episcopale polacca,
mons. Józef Michalik firmeranno il messaggio comune ai rispettivi popoli. Secondo
quanto scritto dalla Kai (Agenzia di Informazioni Cattolica in Polonia), mons. Michalik,
attende con grande speranza il messaggio cattolico-ortodosso sulla riconciliazione
dei popoli. Il massacro di Katyń, crimine stalinista che, nella primavera del 1940,
coinvolse almeno 21.768 cittadini polacchi, tra cui più di 10mila ufficiali militari
e di polizia, per iniziativa delle massime autorità dell'Unione Sovietica, a seguito
di una risoluzione segreta dell’Ufficio Politico del Partito Comunista del Regime
Sovietico del 5 marzo 1940, nota come la “decisione di Katyń”. (R.P.)