Pakistan: sequestrata, stuprata e convertita a forza la sorella di un pastore cristiano
La sorella di un Pastore cristiano protestante è stata sequestrata, ripetutamente
violenta e costretta a convertirsi all'Islam. E’ quanto accaduto nella città di Chunian,
a sud di Lahore, nella provincia del Punjab. Come riferiscono fonti locali dell'agenzia
Fides, la giovane Muzamal Arif, sorella del Pastore Aurangzeb, è stata rapita circa
un mese fa da alcuni uomini musulmani mentre tornava a casa dal college. E’ stata
trattenuta per giorni, subendo abusi sessuali, minacce e violenze. In tale stato di
terrore e prostrazione, le è stata estorta prima una dichiarazione di conversione
all’islam, poi il matrimonio. La ragazza risulta ora musulmana e sposata con Muhammad
Nadeem. La sua famiglia ha denunciato l’accaduto alla stazione di polizia di Chunian,
ma la polizia non ha condotto nessuna inchiesta, presentando invece un rapporto del
tribunale che attesta come la ragazza sia musulmana e regolarmente sposata. Fra l’altro
la ragazza è minorenne e, secondo la legge, non è consentito il matrimonio ai minori.
“Ma la famiglia dei rapitori è ricca e potente e riesce a bypassare anche tale disposizione
legale” notano i cristiani locali. Il Pastore Mustaq Gill, presidente della Ong Lead
(“Legal Evangelical Association Development”), che si sta occupando del caso, spiega
a Fides: “La pratica di conversioni forzate e di matrimoni forzati è diffusa: ricchi
e potenti musulmani ne approfittano, specie nelle aree rurali, e fanno vittime fra
le ragazze delle minoranze religiose”. Secondo dati dell’Agenzia Fides, vi sono in
Pakistan circa 1.000 casi del genere ogni anno, ai danni di ragazze cristiane e indù.
Per contrastare il fenomeno, ampiamente riconosciuto dalle autorità civili, la “Commissione
Nazionale per le Minoranze Religiose” ha elaborato un progetto di legge, che i cristiani
sostengono e sperano venga presto preso in esame dal Parlamento. (R.P.)