Usa: contrasti negli episcopaliani al rito ufficiale per la benedizione delle unioni
gay
La Chiesa episcopale degli Stati Uniti, membro della Comunione anglicana, ha dato
il via libera all’introduzione di un rito ufficiale per la benedizione delle unioni
omosessuali e all’ordinazione di ministri transessuali. La nuova liturgia per le
coppie omosessuali è stata approvata in via provvisoria dall’Assemblea triennale dei
vescovi episcopaliani, riunito nei giorni scorsi a Indianapolis, e attende adesso
l’approvazione del resto del clero episcopaliano. La risoluzione comprende una clausola
che consente una sorta di obiezione di coscienza a quei ministri che non vogliono
officiare la cerimonia. La decisione – riporta l’agenzia Cns - è stata presa non senza
obiezioni da parte di alcuni vescovi. Secondo il vescovo Edward Little, dell’Indiana
settentrionale, essa rischia di allontanare la “Chiesa episcopale dalla corrente principale
del cristianesimo. Il mondo cristiano – ha detto - avrà l’impressione che abbiamo
modificato la natura del sacramento del matrimonio. Vedrà voti di fedeltà, uno scambio
di anelli, una dichiarazione e una benedizione e penserà che la Chiesa episcopale
sostiene i matrimoni omosessuali e che ha modificato una parte fondamentale della
dottrina cristiana”. Di modifiche “sconcertanti alla dottrina, alla disciplina e al
culto delle Chiesa episcopale”, ha parlato anche il vescovo Mark J. Lawrence del Sud
Carolina che ha protestato contro la risoluzione insieme ad altri sette delegati.
La decisione della Chiesa episcopale americana pone una nuova sfida al dialogo ecumenico
avviato nel 1970 dalla Commissione internazionale anglicana-cattolica (Arcic) per
superare le divisioni lasciate tra le due Chiese dallo scisma del XVI secolo. Un dialogo
che, dopo gli importanti progressi iniziali, ha segnato il passo da quando, nel 1994,
la Chiesa d’Inghilterra ha dato il via libera all’ordinazione sacerdotale delle donne
e ancora di più dopo le aperture da parte della Chiesa d’Inghilterra alle donne vescovo,
sulle quali peraltro la discussione è ancora aperta in seno alla Comunione anglicana.
La Chiesa episcopale americana – lo ricordiamo - aveva già scatenato vivaci polemiche
e provocato una scissione al suo interno quando, nel 2003, aveva ordinato il suo primo
vescovo dichiaratamente omosessuale. (L.Z.)