"La fine e l'inizio", lo scrittore George Weigel completa la monumentale biografia
su Papa Wojtyla
Si era fermato con il racconto della vita di Papa Wojtyla alle soglie del Giubileo.
Ora, lo scrittore americano George Weigel ha completato l’opera iniziata nel volume
“Il testimone della speranza” in un secondo e voluminoso libro, intitolato “La fine
e l’inizio”, pubblicato da Cantagalli. A seguirne la presentazione nei giorni scorsi
c’era Alessandro De Carolis:
Il titolo del
primo volume glielo aveva “regalato” il Papa in persona quando nel ’95, dalla tribuna
dell’Onu a New York, si era definito “testimone della speranza”. Tre parole perfette
anche per stare sul frontespizio del tomo monumentale che George Weigel, teologo e
scrittore americano, aveva dedicato al Pontificato di Giovanni Paolo II, narrandone
gli eventi fino al 1999. A quella fatica di oltre 1300 pagine, l’autore ha aggiunto
altre 600 cartelle per completare un racconto epocale per la Chiesa e il mondo contemporanei.
“La fine e l’inizio” recita il titolo del nuovo libro, presentato nei giorni scorsi
a Roma, nel quale Weigel riannoda il filo alla “drammatica lotta – scrive – di Karol
Wojtyla contro il comunismo”, ampliata rispetto al primo volume grazie allo studio
– spiega – di documenti all’epoca secretati.
I think the years since 1999
... "Ritengo che gli anni trascorsi dal 1999 ad oggi confermino il ruolo
centrale che ha avuto Giovanni Paolo II nel collasso del comunismo europeo. Non è
stata certamente l'unica grande figura di tale dramma ma, senza di lui, ciò che oggi
chiamiamo ‘1989’ non sarebbe avvenuto quando è successo, né con le modalità con cui
ha avuto luogo”.
Il libro di Weigel si addentra poi nel territorio, finora
inesplorato dall’autore, degli ultimi anni di vita di Papa Wojtyla, quelli esaltanti
del terzo millennio che sorge col Giubileo e tramonta in quel lento declino fisico,
che per contrasto dà risalto più nitido alla grandezza dell’anima del Papa che ha
aiutato il mondo a varcare la soglia della speranza.
I would say of John
Paul II that he was the great Christian ... “Direi che Giovanni Paolo II
è stato il più grande testimone cristiano della seconda metà del XX secolo, che ha
reso interessante e avvincente il cristianesimo a un livello tale che nessun altro
– cattolico, protestante o ortodosso, era mai riuscito a raggiungere – in un momento
storico in cui il mondo pensava di essersi lasciato alle spalle il cristianesimo.
E la seconda cosa, a mio avviso, è che si è trattato di un uomo con una prospettiva
unica sulle sfide della libertà che riguardano il XXI secolo. Infatti, molti dei problemi
che l'Europa sta vivendo in questo momento, con i quali si trova a confrontarsi ora,
sono stati in un certo qual modo previsti da Giovanni Paolo II nel 2003 e persino
prima di allora, nell'Enciclica Centesimus Annus del 1991”.
Il
cardinale Camillo Ruini, per molti anni vicario di Giovanni Paolo II nella diocesi
di Roma, spiega in che modo esca la figura del Papa dalle pagine di Weigel.
“Esce
nella sua molteplicità, nella sua complessità, ma anche nella sua forza e alla fine
nella sua semplicità. Perché Giovanni Paolo II è stato un uomo di estrema semplicità
e anche di estrema forza. Forza naturale, forza umana, e naturalmente forza della
fede, forza del rapporto con Dio. Le due cose sono fuse in lui”.