Contestate due leggi in Russia: limiterebbero l’opera delle Ong
In Russia ieri infuocata sessione parlamentare alla Duma, il parlamento di Mosca.
In tutta fretta sono state approvate due leggi contestate dalla società civile in
quanto, molti affermano, liberticide e che ricordano il regime sovietico. Ce ne parla
Giuseppe D’Amato:
D’ora in poi
le Ong, che ricevono finanziamenti dall’estero - e pertanto saranno definite giuridicamente
“agenti stranieri” -, devono superare le montagne russe di una nuova registrazione
e controlli ferrei. Il reato di diffamazione è stato reinserito nel Codice penale
come ai tempi sovietici. In precedenza i parlamentari avevano approvato una legge
che di fatto limita il diritto di manifestare pubblicamente imponendo multe stratosferiche
ai trasgressori, mentre, mercoledì scorso, sono state soltanto poste le prime basi
per censurare Internet come avviene in alcuni Paesi asiatici. Dura è stata la reazione
degli attivisti dei diritti civili, dei giornalisti, della gente comune. Secondo gli
osservatori il Cremlino si prepara alla prevedibile ondata di protesta che inizierà
in autunno. La crisi economica si sta avvicinando ed anche la Russia non ne sarà immune.