Mons. Madtha, nunzio in Costa d'Avorio: occorre una “nobile ambizione” perché l’Africa
esca dall’impasse in cui è caduta
Perché l’Africa esca dall’impasse in cui è caduta a causa di “instabilità politica,
guerre etniche e assenza di sviluppo” occorre una “forte” e “nobile ambizione”. Lo
ha detto mons. Ambroise Madtha, nunzio apostolico della Costa D’avorio, intervenendo
ad Abidjan, in Costa d’Avorio, all’incontro del comitato direttivo che sta preparando
il Forum “Cultura e Sviluppo in Africa” in programma a novembre a Dar-es-Salam, in
Tanzania, su iniziativa delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam)
in collaborazione con il Pontificio Consiglio della cultura. “Cultura e sviluppo -
ha detto il nunzio citato dall’agenzia Sir - sono più che mai necessari per la realizzazione
ed il benessere dei figli del continente africano”. Ed ha aggiunto che “molte sono
le ragioni che impediscono all’Africa di svilupparsi”: “l’instabilità politica, le
guerre etniche e le opposizioni ideologiche legate alla guerra fredda”; “la mancanza
di consapevolezza nella popolazione dell’imperativo dello sviluppo dovuto da una parte
alla cattiva gestione del denaro pubblico e dell’aiuto internazionale e dall’altra
al degrado costante del livello di vita”. “In sintesi si può dire - ha quindi concluso
mons. Madtha - la stasi di sviluppo in Africa è di ordine culturale”. Per questo l’Africa
ha bisogno di una “forte ambizione” che veda scendere in campo “lo Stato, il settore
privato, e tutti i dirigenti ai più alti livelli” per “superare le difficoltà e assicurare
uno sviluppo costante al continente”. “Questa nobile ambizione che è in tutti gli
africani - ha quindi concluso il nunzio - per essere efficace, deve essere illuminata
dal Vangelo”. Da qui la gratitudine del nunzio per l’iniziativa di un Forum continentale
sulla “cultura e lo sviluppo in Africa che ha lo scopo di intraprendere un “dialogo
permanente tra la Chiesa e gli uomini e le donne di cultura”. “Tutte le azioni volte
a favorire una rivitalizzazione culturale dell’Africa sono da incoraggiare”. (Sir)