2012-07-11 07:04:00

Tragedia del mare: 54 persone sono morte cercando di raggiungere l’Italia. Un solo sopravvissuto


Nuova tragedia dell'immigrazione nel cuore del Mediterraneo, con un bilancio pesantissimo di vite umane: 54 persone, partite dalla coste tripolitane a bordo di un gommone e morte di sete. E altre 50 persone rischiano la vita in questo momento in mare aperto. Il servizio di Fausta Speranza RealAudioMP3

Si sono spenti uno dopo l'altro: lo racconta l’unico sopravvissuto. Hanno avvistato la costa italiana ma i venti hanno riportato il gommone in mare aperto. Senza più acqua dolce hanno provato a bere quella salata ma in 15 giorni si è consumata la tragedia. Il sopravvissuto è eritreo come la metà delle vittime partite però da Tripoli, dirette in Italia. A salvarlo sono stati alcuni pescatori tunisini la notte scorsa, mentre era aggrappato ai resti del gommone e ad una tanica. E’ ricoverato per assideramento e disidratazione a Zarzis, appunto in Tunisia. Ennesimo barcone della speranza finito in tragedia e l’Alto commissario Onu per i rifugiati avverte: proprio in queste ore 50 persone tra eritrei e somali, sono in mare aperto dopo che ieri hanno rifiutato i soccorsi delle Forze Armate maltesi. Anche loro, probabilmente, in fuga dalla Libia. In centinaia, in parte originari dell'Africa sub-sahariana, continuano a salpare: nel 2012 sono giunti via mare in Italia dalle coste libiche in 1300. E anche a Malta, sono già un migliaio.










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