Gran Bretagna: record di partecipanti al Festival delle vocazioni
Che cos’è la vocazione e cosa significa per la mia vita? A questa la domanda di fondo
hanno cercato una risposta i circa 400 partecipanti alla terza edizione del Festival
“Invocation 2012”, svoltosi dal 6 all’8 luglio a Oscott College, nella diocesi di
Birmingham. Lanciato per la prima volta nel 2010 dai vescovi inglesi e gallesi e organizzato
in collaborazione con la Conferenza dei direttori diocesani per le vocazioni (Cddv),
l’evento è rivolto a tutti i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 35 anni che vogliono
approfondire il proprio rapporto con Dio e che non escludono di abbracciare la vita
religiosa. Fra laboratori, momenti di preghiera e di riflessione, i partecipanti hanno
potuto ascoltare le testimonianze di sacerdoti, religiosi, religiose e vescovi, come
suor Catherine Holum, ex campionessa olimpionica di pattinaggio. Tra i momenti più
significativi – riporta l'agenzia dei vescovi Ccn - l’ostensione della reliquia
di San Giovanni Maria Vianney, noto come il Curato d’Ars, che domenica ha concluso
proprio a Birmingham un pellegrinaggio di quattro giorni nel Regno Unito. All’evento
sono intervenuti anche l’arcivescovo di Westminster, mons. Vincent Nichols, presidente
della Conferenza episcopale inglese e gallese, che ha concelebrato la Messa conclusiva
insieme all’arcivescovo di Birmingham Bernard Langley e al nunzio apostolico in Gran
Bretagna mons. Antonio Mennini. “Il Festival Invocation - ha sottolineato mons. Mennini
nell’omelia - è un’occasione straordinaria per cercare altre persone che con voi condividono
il desiderio di discernere la volontà di Dio e che vi ricordano che non siete soli”.
Soddisfatto del successo dell’evento, che ha registrato una partecipazione record
superiore alle aspettative, padre Stephen Langridge presidente della Conferenza dei
direttori diocesani per le vocazioni: "Per noi - ha detto - è un privilegio aiutare
questi giovani cattolici a trovare la vita alla quale Dio li ha chiamati. Con l’aiuto
del Signore la Chiesa può guardare con fiducia a un futuro entusiasmante”. (A cura
di Lisa Zengarini)