2012-07-10 18:57:09

Egitto. Il parlamento si riunisce e fa ricorso contro lo scioglimento


Il parlamento egiziano è tornato a riunirsi questa mattina sfidando la decisione della Corte suprema che ne aveva decretato lo scioglimento. E ha deciso di ricorrere in Cassazione per dirimere il conflitto istituzionale. Fuori dall’aula si sono verificati scontri fra sostenitori e oppositori del nuovo presidente egiziano Mohamed Morsy e nel pomeriggio una folla ha invaso piazza Tahrir. Gli Stati Uniti esprimono preoccupazione. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Una seduta di pochi minuti conclusasi con la decisione di ricorrere in appello contro la sentenza che ha dichiarato incostituzionali le ultime elezioni legislative e, dunque, ha sciolto il parlamento dominato dagli islamici. Non si vuole contraddire la sentenza della Corte costituzionale, ma studiare un meccanismo per attuarla, afferma il presidente del parlamento egiziano ed esponente dei fratelli musulmani Asaad al-Katatni che si rivolge ad un aula affollata dai suoi compagni di partito e dai salafiti ma disertata dalla sinistra e dai liberali. Parole che sembrano voler stemperare il braccio di ferro con i militari. Il presidente Mohamed Morsy aveva infatti annullato domenica, con un decreto, lo scioglimento del Parlamento, deciso in giugno dall’Alta Corte che ieri ha ribadito la sua scelta respingendo così la decisione dello stesso Morsy. I deputati hanno, quindi, deciso di ricorrere in Cassazione e fino ad allora il parlamento non si riunirà più. Lo scontro si è però trasferito per le strade: sono scoppiati tafferugli di fronte alla sede dell’Assemblea del popolo fra sostenitori e oppositori del presidente. E nel pomeriggio decine di migliaia di persone, in sostegno a Morsy, sono confluite in piazza Tahrir. Preoccupazione è stata intanto espressa dagli Stati Uniti. Il segretario di Stato Hillary Clinton esorta le parti al dialogo per non mettere a rischio il processo di transizione democratica.









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