Ora la crisi si accanisce
anche sui disabili. Perché quelli che potrebbero lavorare, e ai quali la legge riserva
una quota obbligatoria di assunzioni in aziende pubbliche e private, un posto proprio
non lo trovano. E se prima di questa recessione qualche impresa illuminata che
non aggirava le norme e assumeva si trovava, in questa fase di economia calante gli
imprenditori fanno orecchio da mercante: preferiscono pagare una multa, peraltro esigua,
e rifiutarsi di avere in organico un diversamente abile. Un problema, solo apparentemente
marginale, che nemmeno la recente riforma del lavoro ha preso in considerazione. Eppure
tutti i governi,di qualsiasi colore, hanno sempre ripetuto che i disabili sono una
ricchezza.Forse stavolta è tempo d’agire. Davvero (a cura diFederico Piana)