2012-07-09 08:51:39

Repubblica Ceca: il dibattito parlamentare sui beni della Chiesa a un punto morto


“Il dibattito sulla stesura del disegno di legge riguardante l’accordo sui beni della Chiesa e delle organizzazioni religiose è giunto a un’impasse”. Lo si legge in un comunicato congiunto diffuso in questi giorni dai leader della Conferenza episcopale ceca, del Concilio ecumenico delle Chiese e della Federazione delle comunità ebraiche in Repubblica Ceca. Secondo i firmatari – riporta l’agenzia Sir - al posto di “un dibattito oggettivo” si è creato “uno scontro politico” caratterizzato “dall’assenza di moralità” e dall’incapacità di percepire la realtà dei fatti in merito alla questione dell’indennizzo per i danni causati dal regime comunista. I firmatari del documento criticano il fatto che il Parlamento, che ha approvato la legge in terza lettura, accusi le Chiese e le comunità religiose di “scorrettezza e disonestà”, poiché questa è “un’offesa contro tutti i fedeli” che vivono in Repubblica Ceca. I firmatari invitano dunque tutte le parti a raggiungere presto un accordo così che “lo Stato possa: porre fine al sostegno finanziario erogato alle Chiese e alle comunità religiose; terminare l’immobilizzazione delle terre che erano inizialmente di proprietà della Chiesa in modo tale da poter consentire lo sviluppo dei villaggi e delle città; porre fine alla preoccupante situazione di insicurezza legale in materia di diritto di proprietà in Repubblica Ceca per stimolare lo sviluppo e gli investimenti, la costruzione delle infrastrutture e contribuire allo sviluppo del mercato del lavoro; risolvere infine la questione del passato comunista tramite una restituzione parziale chiudendo così in maniera positiva il capitolo relativo al regime totalitario”. I rappresentanti delle Chiese e delle organizzazioni religiose considerano la legge relativa all’accordo sui beni “un compromesso per il bene di tutte le parti interessate: Chiese, Stato e l’intera società”. (R.P.)







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