Portogallo: la Chiesa plaude la bocciatura del taglio alle tredicesime ai dipendenti
pubblici
Una decisione che è in linea con le preoccupazioni della Chiesa per l’equità sociale.
Così la Commissione nazionale della Giustizia e della Pace della Conferenza episcopale
portoghese (Cnjp) ha salutato la sentenza della Corte Costituzionale che ieri ha bocciato
la soppressione della tredicesima e della quattordicesima mensilità, imposta dal Governo
ai dipendenti pubblici e ai pensionati che guadagnano più di mille euro al mese per
risanare i conti pubblici del Paese duramente colpiti dalla crisi economica. I giudici
hanno così accolto il ricorso dell’opposizione e dei sindacati secondo i quali la
norma “viola il principio di uguaglianza”, costringendo una parte della popolazione
ad un sacrificio supplementare rispetto agli altri cittadini. Una posizione condivisa
dal presidente della Commissione giustizia e pace Alfredo Bruto da Costa. "I sacrifici
imposti dalla crisi devono essere equamente distribuiti" e la decisione della Corte
Costituzionale è in linea con questo principio di equità, ha dichiarato all’agenzia
dei vescovi Ecclesia il responsabile della Cnjp . A suo giudizio è “importante” che
la Corte abbia riaffermato due principi di fondo: che il Governo deve preoccuparsi
della “equa ripartizione dei sacrifici " e che questa attenzione “non venga meno quando
il Paese si trova difficoltà". Questo - ha aggiunto – non significa necessariamente
un ulteriore giro di vite sull’austerità, perché "tutto dipende da come il Governo
compenserà questa sospensione con misure alternative". “Spetta all’esecutivo - ha
concluso da Costa - scegliere quelle che comportano meno sacrifici” per i cittadini.
(L.Z.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no.
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