Giornata del mare. Mons. Vegliò: i marittimi non sono invisibili agli occhi della
Chiesa
In occasione della Giornata del Mare, che si celebrerà domani in tutto il mondo,
il Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti ha pubblicato
un messaggio. Nel testo, firmato dal presidente del dicastero, il cardinale Antonio
Maria Vegliò e dal segretario mons. Joseph Kalathiparambil, si ricorda come "i marittimi
e le loro famiglie non sono invisibili agli occhi di Dio e della Chiesa. Da oltre
novanta anni, l'Apostolato del Mare riconosce il loro duro lavoro, le loro difficoltà
e sofferenze attraverso la cura pastorale offerta dai suoi cappellani e volontari”.
“Attraverso l'appuntamento annuale della Domenica del Mare”, si legge ancora, “auspichiamo
che le nostre comunità cristiane e la società in generale riconoscano anzitutto la
gente del mare come esseri umani che contribuiscono a rendere la nostra vita più confortevole,
e poi li ringrazino per il lavoro e i sacrifici”.
Nel messaggio si ricorda
inoltre come “prima dell’avvento della globalizzazione, l’industria marittima abbia
svolto un ruolo importante nel trasporto di beni di consumo, materie prime e prodotti
finiti, come pure di un gran numero di emigranti. Ciò è ancor più vero oggi dato che
il 90% del commercio mondiale si muove via mare”. La gente che lavora in mare “spesso
lavora in situazioni molto pericolose”, e approda in terre straniere necessita “di
un sorriso che li accolga, di una parola che li consoli e li sostenga, di un trasporto
verso la città, di un luogo per rilassarsi senza essere discriminati per la nazionalità,
il colore della pelle o la religione”. Nel testo, che si conclude con l’invocazione
della Madonna, “Stella del Mare”, si lancia anche un appello affinché “la Convenzione
sul Lavoro Marittimo 2006 venga ratificata il più presto possibile, al fine di garantire
piena protezione e condizioni di lavoro dignitose agli oltre 1,2 milioni di marittimi
del mondo”. Il Pontificio Consiglio ricorda inoltre l’appuntamento del novembre prossimo,
quando in Vaticano si svolgerà il XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare.
“In quei giorni ci riuniremo insieme con i Vescovi promotori, i cappellani e i volontari
dell’Apostolato del Mare, per riflettere sulle sfide che il nuovo ambiente marittimo
(equipaggi internazionali, multireligiosi e multiculturali) pone alla pastorale marittima
per fare discepoli tutte le nazioni del mondo”. (M.R.)