Vescovi umbri in Romania: sostegno ai cattolici e dialogo con ortodossi ed ebrei
Si conclude oggi il viaggio ecumenico dei vescovi umbri in Romania, iniziato il 3
luglio con una celebrazione nella cattedrale di Bucarest presieduta dall’arcivescovo
cattolico mons. Ioan Robu. La delegazione – riferisce l’agenzia Sir – ha poi incontrato
il Presidente della Repubblica Traian Basescu per discutere della situazione internazionale.
L’incontro è stato anche l’occasione per mons. Vincenzo Paglia di ricordare i cordiali
rapporti che intercorrono tra gli umbri e i circa 25 mila rumeni che vivono e lavorano
nella regione dell’Italia centrale, ma anche sottolineare la concessione data ai fedeli
ortodossi di utilizzare due chiese per praticare la loro fede. I vescovi hanno poi
visitato i monasteri di Stravropoleos e Antim, incontrato il Patriarca della Chiesa
Ortodossa di Romania, Sua Beatitudine Daniel Ciobotea, e l’arcivescovo ortodosso Teodosie.
L’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha sottolineato che “la condizione
di minoranza che caratterizza la presenza della comunità cattolica in un Paese ortodosso
sollecita entrambe le parti ad un impegno serio di reciproca accoglienza e collaborazione”.
Tra le ultime tappe del viaggio c’è stata la visita alla sinagoga di Bucarest, dove
l’episcopato umbro è stato accolto dal rabbino e dal presidente della comunità ebraica.
Mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Conferenza episcopale umbra, ha ricordato
la figura di Giuseppe Placido Nicolini, vescovo di Assisi dal 1928 al 1973, insignito
del titolo di Giusto tra le nazioni per aver salvato più di 300 ebrei dalla Shoah.
(A.C.)