2012-07-06 08:50:15

Turchia. Processo per l'assassinio di mons. Padovese: seduta ancora rinviata


Si è svolta mercoledì la sesta udienza del processo contro Murat Altun, l’assassino di mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia, ucciso il 3 giugno 2010. E’ durata solo dieci minuti, il tempo necessario per il giudice di ascoltare le richieste della difesa di Altun e di aggiornare la seduta al prossimo 10 ottobre. A illustrare all'agenzia Sir l’esito dell’udienza è John Farhad, uno dei collaboratori più stretti di mons. Padovese, che pur non essendo presente in aula, cita le parole di un legale della Chiesa presente nel pubblico in aula. “L’avvocato di Altun avrebbe chiesto al giudice di controllare i tabulati telefonici degli ultimi sei mesi tra Murat e mons. Padovese”. Una richiesta questa che, secondo Farhad, potrebbe essere volta a rispolverare il movente passionale dell’omicidio. “Nella stessa udienza - spiega Farhad - ha testimoniato lo zio dell’omicida che ha confermato come il nipote, nel mese di aprile precedente all’omicidio, avesse soggiornato da lui per circa 10 giorni portandolo anche dal medico perché stanco”. Le continue richieste della Difesa di Altun, a detta del collaboratore di mons. Padovese, “servono solo ad allungare i tempi del processo e consentire di trovare una strategia efficace per evitare una pena dura all’accusato”. “Questo processo - ricorda, infatti, Farhad - si sta celebrando senza un avvocato difensore di mons. Padovese. La Chiesa cattolica di qui, non essendo riconosciuta giuridicamente, non può nominare un avvocato, lo stesso vale per l’Ordine dei Cappuccini cui apparteneva mons. Padovese. Se ci fosse stato un nostro legale in aula avrebbe potuto parlare, fare obiezioni cercando di smontare le tesi a sostegno di Altun. Invece possiamo seguire il processo come semplici spettatori, seduti tra il pubblico presente alle udienze. Non ci resta, quindi, che sperare nella capacità di giudizio del giudice”. La prima udienza del processo, risale al 5 ottobre scorso, e si concluse dopo 15 minuti con il rinvio al 30 novembre. In questa seconda udienza, che durò solo 4 minuti, l’avvocato difensore aveva chiesto il trasferimento del suo assistito presso l’ospedale ad Adana per motivi di salute, richiesta respinta dal giudice. Il 22 febbraio si è tenuta la terza udienza, durata poco meno di 4 ore, nella quale sono stati ascoltati diversi testimoni, la quarta udienza risale invece al 18 aprile. La quinta udienza, di soli sette minuti, si è svolta il 6 giugno. (R.P.)







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