Europa: impegno degli episcopati per la coesione sociale e regionale
“Lo scopo della politica regionale” dell’Unione europea, così come è definito dai
Trattati, “è di ridurre le disparità tra le regioni e di promuovere lo sviluppo territoriale
bilanciato ed eque opportunità” fra le diverse aree del continente. “La politica regionale
è un’espressione di solidarietà all’interno dell’Ue. Per i cristiani la solidarietà
è una naturale espressione della loro fede”. Per questo le chiese cristiane “sono
convinte, soprattutto in un momento in cui il processo di unificazione europea è sottoposto
a un test severo, la politica regionale comunitaria è di estrema importanza per la
coesione definita dai Trattati”. Un documento congiunto diffuso ieri da Comece (Commissione
degli episcopati della Comunità europea), Commissione chiesa e società della Conferenza
delle chiese europee, dal Consiglio delle chiese evangeliche in Germania e dal Commissariato
dei vescovi tedeschi, ribadisce l’importanza della politica di coesione dell’Ue27
e ne affronta la riforma avviata dalla Commissione - nell’ambito della determinazione
del Quadro finanziario pluriennale - con la pubblicazione di una vasta documentazione
lo scorso 6 ottobre, relativa al riordino del Fondi strutturali (fra cui i fondi di
coesione, il fondo sociale, il fondo per lo sviluppo agricolo). La Commissione degli
episcopati della Comunità europea, assieme a Cec, Ekd e Kath Buro, intitolano il documento
sulla politica di coesione sociale e regionale “Il ruolo degli attori ecclesiali nella
politica di coesione europea”. Il testo di respiro ecumenico tende a rilevare l’impegno
delle comunità cristiane sul versante concreto della solidarietà. Il documento illustra
infatti l’impegno ecclesiale per la solidarietà nazionale e transnazionale, nel campo
dell’educazione, in quello della cultura, dello sport, per l’inclusione sociale delle
fasce meno abbienti o escluse, anche grazie a Caritas, Diaconia, disparati servizi
legati al welfare. Le Chiese si pongono dunque come interlocutori dell’Ue nella prossima
revisione della stessa politica di coesione regionale attuata dai 27. (R.P.)