La Bce taglia i tassi dello 0,25%. Draghi: resta incertezza. Male le borse europee
Crisi economica. La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di un
quarto di punto arrivando per la prima volta al minimo storico di 0,75%. La crescita
nell’area euro resta debole “con elevati livelli di incertezza”, spiega il governatore
della Bce. Mario Draghi prevede una lenta ripresa solo per fine anno. Al suo discorso
reagiscono in calo le borse europee. Intanto nell’informativa alla Camera sul vertice
di Bruxelles della scorsa settimana, Monti rassicura: le conclusioni non cambiano
dopo 1 o 2 giorni. Il servizio di Debora Donnini:
L’economia
della zona euro resta debole, la disoccupazione elevata pesa sullo slancio della ripresa
previsto per fine anno anche se non stiamo male come nel 2008. E’ il quadro dipinto
dal presidente della Bce che oggi ha tagliato i tassi dello 0,25%; quello di riferimento
principale arriva così allo 0,75 mentre quello sui depositi a zero. Draghi vede positivamente
i risultati del vertice Ue, l’uso dello scudo antispread – specifica - deve essere
soggetto a condizioni e la Bce sarà ''rigorosa e indipendente'' nel suo nuovo impegno
di supervisore unico del sistema bancario. Le borse europee reagiscono negativamente
al suo discorso sui rischi per l’economia: Milano chiude a - 2,03% e Madrid a - 2,99%.
Male anche lo spread fra Btp e Bund che schizza a 459 punti, con un rendimento
di quasi il 6%. L'unica positiva è Londra. E sul recente vertice Ue torna oggi anche
il premier italiano Monti nell’informativa alla Camera: con i meccanismi di stabilizzazione,
a breve termine, dei mercati finanziari si è raggiunto un "patto più robusto", afferma
avvertendo però che bisogna stare sereni ma con gli occhi aperti. Monti, poi, apprezza
la coesione delle forze politiche nel sostenere il governo.