Italia e Germania: insieme per la crescita. Vertice Monti-Merkel a Roma
Italia e Germania insieme per superare la crisi, alla luce di ottime relazioni bilaterali.
Lo hanno confermato il premier Monti e la cancelliera Merkel che si sono incontrati
ieri a Roma. C’è sempre stata intesa ha detto la cancelliera tedesca; lavoriamo bene
insieme, perché crediamo nell’economia sociale di mercato altamente competitiva, ha
confermato Monti. Il servizio di Francesca Sabatinelli:
A Villa Madama,
il premier Monti e la cancelliera Merkel, sottolineano l’intesa tra i due Paesi necessaria
ad affrontare le difficoltà della zona euro. Perché, chiarisce la Merkel, se i vicini
Paesi europei hanno problemi ne risente anche la Germania. L’interesse di Berlino
quindi è che tutti abbiano un positivo sviluppo economico. Monti dalla sua garantisce
ai tedeschi la determinazione italiana a proseguire sulla strada del risanamento del
bilancio e delle riforme strutturali in vista della crescita in un domani, speriamo
non troppo lontano, si augura il premier. Le riforme italiane sono ottime e prese
in tempi rapidissimi, elogia la Merkel. Monti poi precisa: l’Italia non farà domanda
per utilizzare i meccanismi di stabilizzazione finanziaria, perché il Paese non è
nelle condizioni di Grecia, Irlanda e Portogallo. Accenna poi alle misure nel decreto
legge sulla spending review: la qualità della spesa pubblica è un fattore essenziale
per la crescita, revisione e riduzione saranno necessarie per evitare sprechi e per
evitare l’aumento di due punti dell’Iva, che altrimenti si renderà necessario a partire
dal primo ottobre. Monti definisce però inaccettabile il 36% di disoccupazione giovanile.
In conclusione: Italia e Germania sono i Paesi più disposti ad una condivisione di
sovranità in ambito europeo se questo vuol dire avere strumenti di politica economica
più efficaci, dice Monti; vogliamo superare insieme dubbi e debolezze dell’Europa,
chiude la Merkel.
Riguardo i rapporti italo-tedeschi a questo punto si può
parlare di concreta schiarita. Francesca Sabatinelli ha chiesto un commento
sul vertice Monti - Merkel all’economista Alberto Quadrio Curzio:
R. – Io credo
che Monti abbia saputo intrattenere con la Germania un rapporto che in alcuni momenti
è stato di forte determinazione, spinta quasi al punto di contrasto e successivamente,
con un atteggiamento molto costruttivo, evidenziando l’interesse comune affinché l’Europa
superi questa crisi, rafforzi la propria costruzione e ricominci crescere con bilanci
pubblici sani.
D. – L’impressione è che Angela Merkel stia facendo - e questo
si era già notato a Bruxelles - dei passi indietro. Lo stesso fatto di aver sottolineato
che l’interesse di Berlino è che tutti Paesi vicini abbiano un positivo sviluppo economico
perché altrimenti la Germania è la prima a rimetterci …
R. – Credo ci siano
due aspetti: da un lato sulle misure immediate per contenere l’attacco all’eurozona
nel vertice di Bruxelles la Germania, o meglio la signora Merkel, è stata riportata
alla fisiologia delle trattative dopo quattro anni nei quali bastava la sua assertività,
perché nessun altro trattava, nel senso che la sua parola era definitiva a causa anche
di un appiattimento francese sulle sue posizioni. Col vertice di Bruxelles si è ritornati
alla politica sana, che è quella fatta di dialogo, di contrasto e anche di compromesso,
e credo che questo sia molto utile anche alla Germania, perché è ben vero che un’Europa
che rallenta troppo o addirittura cade in una profonda recessione sarebbe un danno
tremendo per la Germania, che verso Eurolandia esporta la grande prevalenza dei suoi
prodotti. Perciò la Germania ha preso atto che gli altri Paesi sono seri, che vogliono
fare le riforme, che le stanno facendo che però vogliono anche avere un dialogo politico
e non vogliono semplicemente aderire alle prescrizioni della Germania stessa.