Zimbabwe: i vescovi esortano a non perdere la speranza e ad avere fede in Dio
Una lettera pastorale rivolta a tutti gli zimbabwani — a quelli che hanno lasciato
la loro terra e a quelli rimasti — con l’invito a “non perdere la speranza e a continuare
ad avere fede in Dio” è stata scritta nei giorni scorsi dai vescovi del Paese africano.
I presuli – riferisce L’Osservatore Romano - si dicono preoccupati per la situazione
di caos nella quale è sprofondata la società negli ultimi anni. Secondo dati recenti,
poco meno di mille persone al giorno abbandonano lo Zimbabwe per raggiungere altri
Paesi o il vicino Sud Africa in cerca di cibo e salvezza. Un vero e proprio esodo,
come è stato definito dalla Conferenza episcopale. Elezioni segnate dalla corruzione,
libertà di parola e di stampa limitate, censura dei media o intimidazioni e tentativi
di controllo delle attività della società civile e delle ong continuano a violare
il rispetto dei diritti umani in Zimbabwe. Da anni, la Chiesa cattolica è impegnata
nella promozione dei diritti universali, nella creazione di partenariati che favoriscano
il Paese e aiutino uomini, donne e bambini a vivere in condizioni di vita dignitose,
e nel rispetto e nella tutela dei diritti umani. Nonostante lo Zimbabwe sia allo stremo
e il tessuto sociale quasi sfaldato a causa delle migrazioni forzate e della “fuga
di cervelli”, per lo più giovani, i presuli esortano la popolazione ancora una volta
ad «avere fede e non perdere la speranza. Dobbiamo pregare tutti insieme per il bene
e il futuro del nostro Paese. Siate certi che ci sono persone all’interno del Governo,
della società civile e della Chiesa, che lavorano per trovare la strada della guarigione
e della riconciliazione nazionale. Migliaia di persone impegnate nella ricerca del
bene comune e nella creazione di una società migliore per tutti. Siate pazienti —
conclude la lettera — perché gli attuali sforzi richiedono tanta energia e molto tempo.
Sappiate che possiamo superare l’odio con l’amore, la menzogna con la verità, la paura
con il coraggio. Questa è la via del Vangelo che ci condurrà alla libertà, alla verità
e alla pienezza della vita». (L.Z.)