2012-07-04 14:23:00

Dall’Asia all’Italia: migranti aumentati del 600% negli ultimi 20 anni


Viene presentato oggi a Roma il volume “Asia-Italia. Scenari migratori”, curato da Idos e promosso da Caritas e Fondazione Migrantes. La ricerca – riferisce l’agenzia Sir – è stata effettuata al termine di un viaggio di studio nelle Filippine, e approfondisce la situazione delle migrazioni tra l’Asia e l’Italia e come queste siano cambiate nel corso degli ultimi decenni. Il continente asiatico negli ultimi 60 anni è stato il primo per numero di migrazioni, con 65 milioni di partenze, e il primo per numero di rifugiati: 6 milioni, senza contare i palestinesi. In Italia nel 2011 gli asiatici residenti erano 767 mila, 6 volte in più rispetto a vent’anni prima. Per provenienza, le prime 6 nazionalità presenti in Italia sono cinesi (210 mila), filippini (134 mila), indiani (121 mila), bangladesi (82 mila), srilankesi (81 mila) e pakistani (76 mila). I settori di impiego lavorativo sono vari, e coloro che si dedicano ad iniziative imprenditoriali sono perlopiù cinesi, bangladesi, indiani e pakistani. I curatori del volume sottolineano come, in questo momento di crisi, il mercato “continua a offrire agli immigrati asiatici discrete possibilità di inserimento, soprattutto in agricoltura e nel settore domestico, dall’altra, provoca l‘espulsione di quote consistenti di occupati, per i quali la perdita del lavoro può condurre a quella del permesso di soggiorno”. Ricordano, infine, che le aggregazioni religiose, i partiti, i sindacati e le associazioni hanno un ruolo fondamentale nell’integrazione tra le diverse comunità locali fra loro e con gli italiani. (A.C.)







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