Congo: l'incontro del cardinale Filoni a Kinshasa con religiosi e religiose
Proseguendo la sua visita pastorale nella Repubblica Democratica del Congo, il cardinale
Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha
incontrato nel pomeriggio di ieri, i religiosi e le religiose, riuniti presso il Centro
interdiocesano della Conferenza episcopale. Nel suo discorso - riferisce l'agenzia
Fides - il cardinale ha anzitutto ringraziato i religiosi per l’impegno missionario
profuso in questa terra: “I religiosi e le religiose di diverse Congregazioni missionarie,
internazionali e locali, hanno giocato un ruolo storico nell’evangelizzazione di questo
Paese. Voi siete gli eredi di quegli araldi coraggiosi del Vangelo, chiamati oggi
a proseguire la tradizione dell’impegno missionario delle persone consacrate per l’annuncio
della Buona Novella”. L’Associazione dei Superiori maggiori (Asuma) e l’Unione delle
Superiore maggiori (Usuma) rappresentano 10.600 persone consacrate, di cui 7.000 donne
e 3.600 uomini. “Questo numero elevato di membri – ha sottolineato il cardinale -
è un segno eloquente della fecondità della vita religiosa consacrata, che, partendo
dalle congregazioni internazionali e missionarie, si è diversificata ed arricchita
con la creazione di congregazioni locali dinamiche e largamente dedicate alla missione”.
Dopo aver citato l’eroica testimonianza della religiosa Beata Clementina Anuarite
Nengapeta, Vergine e Martire, il Porporato ha reso omaggio “a tutte le generazioni
di persone consacrate che hanno lavorato e a quelle che continuano a lavorare al servizio
dell’evangelizzazione e della promozione umana in questo Paese, accettando di offrire
la loro vita e le loro sofferenze unicamente a Dio e al suo Vangelo”. Nel suo discorso,
il cardinale Filoni ha sottolineato come la vita consacrata sia “preziosa per la Chiesa”
e rivesta un ruolo importante “nella vita ecclesiale e missionaria”, in quanto “i
consacrati sono un aiuto necessario e prezioso per l’attività pastorale”. Quindi ha
ribadito che “la vita religiosa consacrata è profondamente radicata nell’esempio e
nell’insegnamento di Gesù”, pertanto le persone consacrate nella loro vita quotidiana
devono assegnare un posto centrale alla preghiera e alla meditazione della Parola
di Dio. Quindi il Prefetto del Dicastero Missionario ha invitato ad affrontare con
coraggio e determinazione i problemi e le mancanze della vita religiosa evidenziati
in occasione della ricorrenza giubilare, prendendo le opportune misure, tra cui in
primo luogo “un discernimento rigoroso e serio dei candidati, una formazione integrale
di qualità e una formazione permanente che favorisca la crescita umana e spirituale”.
Infine, dopo aver esortato i religiosi “a lavorare in profonda comunione con la Chiesa
locale ed il suo primo responsabile, il vescovo”, privilegiando il dialogo e rispettando
le prerogative di ciascuno, il cardinale Filoni ha concluso con questa esortazione:
“Mettete voi stessi e i vostri rispettivi carismi al servizio del vostro Paese, soprattutto
per dare motivi di speranza ai figli e alle figlie del Congo che stanno attraversando
situazioni dolorose e drammatiche, dovute a guerre successive, all’insicurezza e alla
povertà che affliggono il Paese. Bisognosi di riconciliazione e di pace, assetati
di giustizia, i vostri concittadini hanno bisogno di testimoni e di modelli da imitare
per ricostruire una nuova società”. (R.P.)